Abitava a Sassuolo, ma
ha cambiato casa e ha messo all’ asta i vecchi mobili,
destinando poi il ricavato (24 milioni) ai bambini afghani
assistiti dall’ Unicef. L’ episodio e’ stato reso noto dal
comitato modenese dell’ organizzazione benefica che, pur
rispettando il desiderio di anonimato del benefattore, ne ha
tracciato un identikit: non ricco, modesto, ama la montagna e le
camminate sulle vette.


Il comitato ha ricordato che, a causa dell’ inverno, ”nei
prossimi due mesi 100.000 bambini fino ai 5 anni rischiano la
morte” in Afghanistan, dove l’ Unicef ha 8 sedi (e 6 nei paesi
confinanti) attraverso le quali ha distribuito oltre mille
tonnellate di aiuti.
L’ organizzazione ha ringraziato il benefattore modenese e ha
auspicato che altri seguano il suo esempio.