Un ginecologo e tre ostetriche nei guai per la morte di un bimbo di 15 giorni. Il pm Marzella che si è occupato del caso ha infatti chiesto al gip il rinvio a giudizio, per due delle ostetriche sull’ipotesi di reato di omicidio colposo mentre per il ginecologo e un’altra ostetrica sull’ipotesi di falsi in atto pubblico in relazione alla cartella clinica.

La tragedia avvenne la scorsa primavera nell’ospedale cittadino e coinvolse un neonato di una coppia di Villalunga di Casalgrande a cui i genitori Giuliano Aravecchia e Simonetta Mencacci diedero poi il nome di Simone. Il parto avvenne il 23 marzo nel reparto Ostetricia, allorchè per un tragico errore il piccolo entrò in coma subito dopo la nascita. La mamma recatasi a partorire nell’ospedale sassolese presentava difficoltà nella dilatazione dell’utero, così si decise di somministrarle un farmaco per aiutarla. Ma un’ostetrica commise un errore fatale e somministrò il farmaco con l’effetto opposto: anzichè somministrare alla mamma una fiala di Relatin, le venne iniettato un prodotto astringente. La conseguenza fu che Simone nacque dopo una grave sofferenza fetale e in ipossia, entrando immediatamente in coma. L’ostetrica che avrebbe iniettato il farmaco sbagliato, stando all’indagine, si sarebbe subito accorta dell’errore ma, comunque, troppo tardi per rimediare iniettando nuovamente un farmaco antagonista. Il ginecoloco e una ostetrica allertati di quanto stava accadendo sarebbero subito corsi in aiuto ma il loro comportamento, seppur privo di alcuna negligenza e perfettamente professionale, non riuscì a rimediare al tragico errore. Il piccolo Simone venne successivamente trasferito e ricoverato al Policlinico di Modena ma il 10 aprile sopraggiunse purtroppo il decesso