La città di Modena è tra quelle che hanno aderito a un progetto del Ministero dell’ambiente. Per le vetture immatricolate tra l’88 e il 92 sconto di 600 mila lire se si passa a combustibili non inquinanti.

Sarà premiata l’installazione degli impianti a gpl e a metano sugli autoveicoli a benzina non catalizzati. Dal 3 dicembre 2001, infatti, i cittadini di Modena potranno ricevere dallo Stato un consistente contributo per questo tipo di interventi, pari a 309,87 Euro (600 mila lire). Il contributo si concretizza con uno sconto sulla fattura emessa dalle officine che effettuano il lavoro. È importante notare che sono stati definiti prezzi standard per i vari tipi di impianti: nella regione Emilia Romagna, l’impianto a gpl costerà al massimo 774,69 Euro (1,5 milioni di lire), mentre l’impianto a metano non potrà superare i 1.162,03 Euro (2,250 milioni di lire). L’incentivo statale verrà applicato su questi prezzi. In definitiva, l’installazione di un impianto a gpl costerà al cliente effettivamente 464,82 Euro (900 mila lire), mentre quello a metano si riduce a 852,16 Euro (1,650 milioni di lire). E’ da sottolineare che l’iniziativa riguarda solo alcune città, inserite in uno speciale elenco e convenzionate con il Ministero dell’Ambiente. Inoltre, si rivolge ai possessori di autoveicoli immatricolati fra il 1988 e il ’92. Modena rientra fra le città che hanno promosso e sostenuto l’iniziativa e i suoi cittadini possono così usufruire di questa opportunità. La procedura prevista per l’utilizzo dei contributi statali è abbastanza semplice. Gli interessati devono recarsi direttamente presso le officine convenzionate muniti di un’autodichiarazione di acquisizione dell’impianto come privato consumatore, di un documento attestante la residenza nel comune convenzionato col Ministero e della carta di circolazione comprovante la proprietà e la data di immatricolazione del veicolo. I cittadini modenesi hanno facoltà di rivolgersi a qualsiasi officina convenzionata, anche fuori città. Attualmente, sono 23 le aziende convenzionate in provincia. Queste ultime, peraltro, potranno essere rimborsate rivolgendosi alle proprie Associazioni di categoria o direttamente all’Ufficio ICBI (Iniziativa carburanti a basso impatto) presso il Comune di Parma.