Meccatronica e piastrelle di lusso non temono il super euro. Tra i prodotti del made in Emilia-Romagna piu’ vocati all’ export rientrano sicuramente la ceramica e la meccatronica, i sistemi di trasmissione delle grandi macchine agricole e industriali. Centinaia di aziende hanno percentuali di esportazione che superano l’80% e l’incidenza dell’ area dollaro e’ significativa.


Graziano Verdi e’ il presidente di Granitifiandre: ”A livello generale e’ necessario distinguere tra chi opera al top e chi produce nella fascia standard. Per chi e’ posizionato nel segmento alto l’ impatto dell’ euro, anche a questi livelli, e’ minimo. Certo, per chi combatte sul filo del centesimo e’ una situazione pesante. Granitifiandre in Usa realizza un fatturato intorno ai 22 milioni di euro e cresce a due cifre. Rispetto a questo scenario, sull’ export, non cambia nulla. Il vero vantaggio sara’ invece il nostro progetto di espansione in Usa basato su una unita’ produttiva che stiamo realizzando. Un terzo della nostra produzione nel 2003 sara’ realizzato nello stabilimento americano e questa scelta e’ certamente un forte vantaggio competitivo”. Granitifiandre produce lastre in gres porcellanato, e’ quotata al segmento Star di Borsa Italiana e ha sede a Castellarano nel reggiano. E’ in fase di realizzazione, oltre allo stabilimento in Usa a Crossville (Tennessee), anche una nuova unita’ produttiva gemella in Germania (Vetschau nel Brandeburgo).Il fatturato 2001 ha raggiunto i 141,6 milioni di euro contro i 123,5 del 2000 (una crescita del 14,7%).
Granitifiandre e’ l’ azienda leader mondiale nel settore delle lastre in gres porcellanato a tutto impasto di alta gamma destinate alle soluzioni architettoniche di prestigio. E’ presente in 100 paesi. L’ obiettivo al 2005 e’ una quota di mercato a livello mondiale del 2%, il doppio di quella attuale.
”Non sono sorpreso รพ commenta Fabio Storchi, presidente e ad di Comer Industries – realizziamo un terzo del fatturato in Usa e il nostro riferimento sono grandi compagnie (Caterpillar, John Deere, Agco). I primi effetti concreti in un settore come la meccatronica pero’ si avranno solo tra tre mesi. E’ un andamento ciclico che abbiamo visto anche in passato, quando c’ era la lira. Questa che viviamo con l’ euro alle stelle e’ una bolla che finira’. Pensiamo entro l’ anno, sempre se non cambiano le regole del gioco globali che finora hanno retto gli equilibri dei mercati. Prima dei problemi legati alle vicende Enron o WorldCom avevamo colto segnali di recupero dal mercato che ora sono meno chiari. Il super euro crea certamente problemi a chi deve entrare nel mercato Usa. Per chi e’ consolidato non ci sono grandi drammi. I problemi di recupero di efficienza e di margine sono nelle nostre mani.
Complessivamente per un sistema come quello dell’ Emilia-Romagna l’ Euro cosi’ forte e’ un freno all’ aumento delle quote di export”. Comer Industries progetta, produce e commercializza componenti e sistemi avanzati di ingegneria per la trasmissione di potenza dedicati alle macchine agricole e industriali. Il fatturato e’ stato di 171,6 milioni di euro nel 2001 (+ 11,1 sul 2000), l’ utile netto consolidato 2001 ha raggiunto i 6,5 milioni di euro (+ 12%). I dipendenti sono circa 900. L’ azienda, nata nel 1970, ha il quartier generale operativo a Reggiolo (Reggio Emilia) e realizza il 59% del fatturato nell’ Unione Europea e per il 41% nel resto del mondo.