Nonostante le 68 primavere trascorse, era la titolare di una casa di appuntamenti che da tempo funzionava a pieno ritmo in via Ramazzini, nel cuore della città. A chiudere l’illecito mercato gestito dall’attempata signora, R.B. classe 1934, hanno provveduto gli agenti della Polizia Municipale che si sono presentati nell’appartamento (due camere da letto e un soggiorno – sala d’attesa).

Nel corso dell’operazione gli agenti hanno identificato alcune donne e numerosi clienti imbarazzati. L’intervento degli uomini di viale Amendola è stato possibile grazie alla segnalazione di alcuni residenti che hanno notato nel tempo uno strano movimento di uomini e donne. La casa squillo funzionava con orari d’ufficio: dalle 9 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19. Qui vi lavoravano alcune casalinghe, quattro già identificate, italiane e straniere fra i 30 e i 50 anni. I clienti invece, erano di una fascia d’atà compresa fra i 40 e i 70 anni. I prezzi per le prestazioni andavano dai 25 ai 35 euro. Per entrare, come hanno evidenziato le telecamere posizionate davanti all’ingresso dagli investigatori, i clienti suonavano al campanello una sola volta. Da uno “spioncino” R.B. decideva se accettare o meno la richiesta. Nel corso dell’azione gli agenti, oltre ad evidenziare una situazione igienica da dir poco disastrosa, hanno sequestrato materiale porno ed una ingente quantità di profilattici. I controlli effettuati sulla donna hanno permesso di stabilire che R. B. era già stata arrestata dai carabinieri una ventina di anni fa per lo stesso reato. La casa di apputamenti anche allora era stata aperta nello stesso appartamento in via Ramazzini.