Il fatturato dell’industria è cresciuto a settembre del 4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dell’1,5% rispetto allo scorso mese di agosto. Lo comunica l’Istat precisando che tale risultato deriva da aumenti del fatturato sia sul mercato interno (+2%), sia su quello estero (+8,8%).

Confrontando i dati relativi ai primi mesi del 2002 con quelli dello stesso periodo dell’ anno precedente, il fatturato dell’ industria risulta diminuito del 2% in conseguenza dei cali del 2,1% sul mercato interno e dell’ 1,8% su quello estero. A settembre l’ indice del fatturato è aumentato, rispetto allo stesso mese del 2001, del 6,2% per i beni di consumo, del 7,65% per i beni di investimento e dello 0,2% per i beni intermedi. Gli indici destagionalizzati del fatturato per destinazione economica mostrano un calo dello 0,1% per i beni di consumo, un aumento del 10% per i beni di investimento e una diminuzione dell’ 1,8% per i beni intermedi. A settembre, in confronto allo stesso mese del 2001, l’ indice del fatturato ha presentato gli incrementi più marcati
nei settori della produzione di macchi e apparecchi meccanici (+17,6%$), della lavorazione di minerali non metalliferi (+15,2%), dell’ industria del legno e prodotti in legno esclusi i mobili (+11,4%), delle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (+7,4%), della produzione di metallo e prodotti in
metallo (+7,2%) e della fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche (+5.8%). Tra le diminuzioni l’ Istat segnala quella relativa al settore delle raffinerie di petrolio (-5,4%).
Gli ordinativi hanno segnato un incremento del 10% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dello 0,5% rispetto allo scorso mese di agosto. L’Istat, precisa che gli ordinativi provenienti dal mercato interno sono aumentati del 9,2% e quelli provenienti dal mercato estero dell’11,4%. Nei primi nove mesi del 2002, confrontati a quelli dello stesso periodo dell’ anno precedente, gli ordinativi hanno segnato un aumento tendenziale dell’ 1,9% in forza degli incrementi dello 0,6% di quelli provenienti dal mercato interno e del 3,7% da quelli provenienti dall’ estero. Per quanto riguarda l’ analisi per settore di attività economica, l’ indice degli ordinativi ha registrato aumenti tendenziali in tutti i comparti ad eccezione delle produzione di
fibre sintetiche e artificiali (-5,2%). I maggiori incrementi si sono avuti nella produzione di mezzi di trasporto (+21,2%), nella produzione di macchine e apparecchi meccanici (+14,1%),
nella produzione di metallo e prodotti in metallo (+11,6%), nell’ industria del legno e prodotti in legno esclusi i mobili (+10,5%) e nelle industrie tessili e dell’ abbigliamento (+7,2%).