Un nomade rom di 39 anni, Lyubo (la questura non ha voluto rivelare il cognome), domiciliato in uno
dei campi nomadi dell’hinterland milanese e di origini slave, è stato ucciso ieri sera a Modena da un connazionale per il quale il sostituto procuratore Fausto Casari ha già disposto un fermo per il reato di omicidio volontario.


Il delitto è avvenuto intorno alle 23.30 nel parcheggio che si trova dietro il Palapanini di Modena, in via Divisione Acqui.
Li la vittima, il suo presunto assassino, un giovane rom di 22 anni, David, e un amico di quest’ultimo si erano incontrati per discutere di un vecchio debito in denaro rimasto sospeso da molti anni.
David e l’amico erano arrivati al parcheggio a bordo di un furgoncino Fiat Ducato: il ventiduenne è rimasto nell’abitacolo del mezzo, al volante e con il motore acceso mentre l’amico è sceso dal veicolo per discutere e trattare con Lyubo, arrivato da Milano per questo preciso motivo e conosciuto nell’ambiente dei nomadi e dei giostrai come una ”persona violenta”, hanno spiegato gli investigatori della squadra mobile di Modena durante una conferenza stampa che si è tenuta stamane in Questura.
Quando tra i due zingari la discussione è degenerata in una lite, David, ancora sul furgone, si sarebbe spaventato temendo per la vita dell’amico e, perdendo il controllo, avrebbe spinto sull’acceleratore investendo e uccidendo il 39enne. Lyubo è morto sul colpo: i poliziotti e i soccorritori,
messi in allarme da una telefonata anonima registrata dai centralini subito dopo il fatto, sono arrivati sul posto e hanno constato il decesso del nomade poco prima della mezzanotte.
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Subito sono scattate le indagini e la caccia all’
investitore, che è stato identificato e fermato qualche ora piu’ tardi al campo nomadi che si trova vicino al parcheggio ed è composto da alcune famiglie rom itineranti che si trovavano a
Modena da meno di un mese e che si erano accampate in una delle aree messe a disposizione dal Comune.
Sia la vittima che il 22enne, fermato e rinchiuso nel carcere di Sant’Anna in attesa della convalida del Gip, avevano piccoli precedenti penali di varia natura.