E’ stato convalidato in Tribunale a Modena, dopo lo slittamento di ieri, l’arresto di David Seferovic, nomade rom di 22 anni, reo confesso per l’omicidio di Ljubo Selimovic, 39 anni, avvenuto nella notte fra venerdì e sabato in un piazzale a fianco del PalaPanini di Modena.


Selimovic è stato investito mortalmente da un furgone condotto da Seferovic. Tuttavia sull’omicidio restano ancora molti particolari da chiarire e gli stessi magistrati non sembrano del tutto convinti della versione fornita dall’omicida: Seferovic ha detto di aver agito d’istinto e di aver
travolto l’altro nomade per difendere un amico, che aveva intrapreso una lite con Selimovic, per questioni di denaro.

Alle spalle del delitto potrebbero emergere vecchie faide fra clan di nomadi, rivalità che potrebbero riguardare anche donne del gruppo e questioni di doti. L’ omicidio avrebbe potuto dunque essere premeditato.

Dopo l’autopsia, la salma di Selimovic è stata trasferita a Milano, dov’è il suo gruppo familiare, per i funerali.