E’ approdato oggi in Gazzetta Ufficiale il decreto frena-ricorsi sull’Rc auto, a cui il Senato
aveva dato il definitivo via libera il 2 aprile scorso.

Il provvedimento modifica l’articolo 113 del Codice diprocedura civile e prevede che il giudice di pace possa decidere, secondo equità, le cause il cui valore non ecceda i 1.100 euro ma – si specifica ”salvo quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all’articolo 1342” del Codice civile.

Il
richiamo (articolo 1342) è ai contratti cosiddetti ”di massa” a cui appartengono appunto quelli per l’Rc Auto. In questo caso si procederà secondo diritto.

Per i consumatori si appesantirà
notevolmente la possibilità di ricorrere. Questa disposizione infatti, riduce di molto la possibilità di ricorrere ai giudici di pace rispetto alle compagnie che furono multate dall’Antitrust per 700 miliardi delle vecchie lire.

Insomma con il provvedimento vengono assoggettate alla
decisione secondo diritto tutte le sentenze del giudice di pace nelle cause che ‘discendono’ da rapporti giuridici relativi a contratti seriali e di massa (quindi anche bancari, assicurativi, finanziari, forniture di servizi, ecc) anche se
c’è la possibilità di difendersi attraverso l’appellabilità di tali sentenze. Ma è proprio nei diversi gradi di giudizio da affrontare che si individua il ‘freno’ alla possibilità di ricorrere.