L’Emilia-Romagna è la regione con il più alto tasso di sindaci donna d’Italia: il 13,2%, a fronte di una media nazionale ferma al 7,2. Su 8102 comuni, in soli 580 gli italiani devono trovare un modo per declinare la parola ‘sindaco’ al femminile.

Prima nella classifica regionale, l’Emilia-Romagna svetta anche nella graduatoria per singoli
comuni con Ferrara al 23,1% (6 sindaci su 26 comuni), Reggio Emilia (20%) terza dopo Firenze (al 20,5%) e Bologna al 18,3%. Nella provincia bolognese infatti ci sono 11 ‘sindache’ su 60
comuni.
Le amministratrici hanno voluto fare il punto sul tema della rappresentanza femminile nelle istituzioni, con il convegno (promosso dall’assessore Pari Opportunità della Provincia di Bologna Paola Bottoni) ‘Il potere e l’organizzazione del tempo’.

La maggiore concentrazione di donne a capo di municipi è al nord, mentre l’incidenza femminile si riduce man mano che si scende a sud. La ‘maglia nera’ spetta a 11 province dove ci sono solo sindaci uomini (Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta,
Agrigento, Matera, Latina, Lucca, Massa Carrara, Trieste, Prato). Dopo l’Emilia-Romagna arrivano Liguria (12,3%), Friuli-Venezia Giulia (10%), Toscana (9,8%), Piemonte e Lombardia (9%). Fanalino di coda il Trentino-Alto Adige (2,9%),
preceduto da Lazio (3,2%), Sicilia (3,6%), e Campania (3,8%).