Cultura, apprendimento, costanza e
successi. Cosi’ le donne sempre di piu’ colorano di rosa gli anni della scuola e dell’universita’: in tutti e tre i cicli scolastici i tassi di ripetenza sono costantemente inferiori per le donne rispetto agli uomini (4,4% contro 1,8%).

Nella secondaria superiore, mette in luce ancora l’Istat nella ricerca “Come cambia la vita delle donne”, la percentuale delle donne ripetenti e’ del 4,5% a fronte di 9 ripetenti ogni cento iscritti maschi. Minore, inoltre, la tendenza femminile a interrompere il percorso scolastico: a cinque anni dall’iscrizione al primo anno conseguono il titolo di studio 84 ragazze e solo 73 maschi. E non dissimili i dati dell’universita’: su cento immatricolate a sei anni di distanza si laurea una donna su due contro il 41,8% degli uomini. E piu’ spesso concludono gli studi entro i tempi previsti: si laurea in corso il 14% delle donne contro il 12,9% degli uomini.
Risultati migliori ottengono poi le donne, insospettabilmente, in discipline ritenute tradizionalmente maschili: ingegneria, matematica, statistica, architettura dove le iscritte sono aumentate esponenzialmente. Cosi’, nelle secondarie superiori: le iscritte nei licei scientifici in cinquant’anni sono passate dal 18% al 51%, mentre le frequentatrici degli istituti magistrali, un tempo “feudo” del femminile, sono passate dal 71% di cinquant’anni fa al 13% di oggi.