Multe salate se manca l’etichetta. Per la sicurezza della carne bovina si apre una nuova era: da
domani scatteranno sanzioni fino a 12.000 euro per chi la metterà in vendita priva dell’etichetta obbligatoria che consente di riconoscere Stato di origine, allevamento, macellazione e sezionamento, e di identificare come una vera e
propria carta d’identita’ i capi tramite un codice di
identificazione.

A sottolinearlo è la Coldiretti, in riferimento all’entrata in vigore del Decreto legislativo
58/2004 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 2 Marzo scorso che reca disposizioni sanzionatorie per le violazioni dei regolamenti comunitari relativi all’identificazione e registrazione dei bovini, nonchè all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine.

La fettina acquistata in macelleria, dunque, dovrà
obbligatoriamente riportare in etichetta se è stata ottenuta da un bovino nato, cresciuto e allevato in Italia o se si tratta di un capo nato in un altro Paese, cresciuto e macellato in Italia o ancora se la carne proviene da un animale nato, cresciuto e
macellato in un altro Paese. L’etichetta dovrà infatti
contenere le informazioni relative al codice di identificazione dei bovini e allo Stato di nascita e di ingrasso, di macellazione e di sezionamento per consentire la completa tracciabilità delle carni più consumate dagli italiani.

Nel punto vendita, per la carne venduta a taglio, l’etichetta
potrà essere sostituita con una informazione fornita per iscritto e in modo visibile al consumatore. Inoltre potranno essere aggiunte, volontariamente, notizie relative all’azienda di nascita, alla tecnica di allevamento, al tipo di alimentazione adottata, alla categoria (vitello, vitellone, toro, ecc.) e alla razza degli animali.