Tempi certi, procedure più snelle, controlli più sistematici, ma soprattutto sanzioni pecuniarie che possano disincentivare effettivamente gli abusi edilizi. Con il progetto di legge “Disposizioni in materia di vigilanza e controllo sull’attività edilizia”, approvato dalla Giunta, la Regione Emilia-Romagna definisce i principi, le regole e gli strumenti che dovranno regolare l’attività di controllo e sanzionare gli abusi edilizi. Con alcune correzioni rispetto alla legislazione nazionale.

L’obiettivo di fondo è presto detto: assicurare su tutto il territorio regionale la tutela assoluta delle risorse ambientali, demaniali, paesaggistiche e storiche e creare le condizioni perché l’abusivismo edilizio divenga sempre più, in Emilia-Romagna, un fenomeno residuale. Il progetto di legge non introduce nuove disposizioni in materia di condono edilizio. La Regione è in attesa della decisione della Corte costituzionale, a cui la stessa Regione Emilia-Romagna si è rivolta contestando la legittimità del decreto varato dal Governo Berlusconi lo scorso 30 settembre e convertito nella legge n. 326 del 2003.

“La Giunta – spiega l’assessore alla Programmazione territoriale e politiche abitative Pier Antonio Rivola – ha deciso di rafforzare gli strumenti di controllo e appesantire le sanzioni. Giudichiamo il condono un provvedimento sbagliato e, quando la Corte si pronuncerà, trarremo le dovute conclusioni”.