Italiani distratti e fatalisti in
casa: lasciano il gas aperto, usano il phon con le mani bagnate, dimenticano le pentole sul fuoco e fumano a letto. Tutti comportamenti avventati all’origine di gran parte dei 4 milioni di incidenti domestici e dei ben 8 mila morti l’anno. Un numero significativamente piu’ alto dei morti sulle strade (6 mila) e sui luoghi di lavoro (1.100) che pero’ non produce lo stesso allarme sociale.

A denunciare la crescita ”esponenziale” degli incidenti domestici (in dodici anni piu’ 60%, piu’ 65,5% persone infortunate) e’ il Censis nel primo rapporto annuale sulla sicurezza in casa commissionato dal Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati. Un documento che richiama l’attenzione sulle persone a rischio di incidenti (il 47,1% degli italiani) e su un sommerso stimato nel 20%.


Nel 2003, oltre un quarto degli italiani (27,8%) e’ stato coinvolto in un incidente domestico. Per le donne, le casalinghe e gli abitanti del centro-sud il dato sale rispettivamente al 32,8%, al 33,1% e al 33%.
Ma non solo. Un italiano su due e’ a rischio di incidente; nel 30% dei casi si tratta di alto rischio. Questa triste evenienza aumenta se le persone sono studenti o disoccupati (56,6%), se sono donne (48,1%) o pensionati (47,6%).


Queste le principali distrazioni degli italiani: scordare la pentola sul fuoco (12,2%), lasciare il rubinetto dell’acqua aperto (11,9%), usare apparecchi elettrici quando era bagnato (11,2%), spegnere un elettrodomestico tirando il filo dalla presa (10,9%), lasciare il gas aperto (9,1%), scordarsi il forno acceso (7,1%), dimenticare il ferro da stiro acceso (7%), consumare alimenti scaduti o alterati (6,8%9, usare liquidi pericolosi senza protezione (5,2%), svolgere lavori di manutenzione pericolosi (4,1%), lasciare sparsi per casa prodotti nocivi (3,6%), dimenticare le sigarette accese (3,5%), scordare le candele accese (3%), utilizzare prodotti cosmetici dannosi (1%).


L’indagine del Censis rileva che la sicurezza in casa non e’ percepita come fattore di rischio. Per gli italiani il principale pericolo resta il terrorismo, la mancata applicazione di norme di prevenzione sulla salute e la sicurezza, l’ irresponsabilita’ dei singoli. Le situazioni che mettono piu’ paura sono gli incidenti stradali (80,7%), l’inquinamento dell’ aria e dell’acqua (75,8%); gli incidenti domestici registrano appena il 43,3%. Il luogo in casa dove e’ piu’ frequente l’incidente e’ la cucina; seguono il soggiorno e il bagno.


Fra le persone che hanno avuto un incidente domestico lo scorso anno, prevalgono le donne (32,8%), le casalinghe (33,1%), gli studenti e disoccupati (28,9%), gli abitanti del centro (34%) e del sud (32,5%).

L’indagine ha anche rilevato che i danni e problemi causati nelle case nell’ultimo anno hanno riguardato infiltrazioni o macchie sulle pareti (18%), perdite d’acqua (11,7%), allagamenti (7,5%), cortocircuiti (4,2%), lesioni gravi su pavimenti o pareti (3,4%), fughe di gas (1,7%), incendi (0,8%). Il rimedio ritenuto piu’ efficace per aumentare il livello di sicurezza e’ la maggiore responsabilizzazione individuale e l’introduzione di nuove normative. Le istituzioni sono indicate come le principali soggetti che dovrebbero farsene carico.