In riferimento agli articoli comparsi sulla stampa, relativi all’uso di strumenti laser per l’allontanamento degli storni, una precisazione dell’Ufficio diritti animali del Comune.

“Come già più volte affermato a mezzo stampa o in risposta a varie interrogazioni o interpellanze o in sede giudiziaria (penale e amministrativa–TAR), pur avendo il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni certificato che lo strumento denominato Fucile Laser FLR 005 è uno strumento di lavoro e non un’arma e pur essendo limitato il suo utilizzo sono al periodo 1995-1996, il delegato LAC continua strumentalmente a chiamarlo Fucile; pur seguendo l’argomento da tanti anni il delegato LAC dimostra di non avere la seppur minima conoscenza della biologia dello storno, in quanto dovrebbe sapere che la nidificazione avviene in aprile e i nidi sono costruiti in prevalenza sotto le tegole dei tetti e che il fenomeno cui sono soggette alcune zone del centro urbano (dormitori notturni o ‘roost’), che è l’espressione del comportamento gregario di questa specie, avviene tra la fine di maggio e la metà di novembre”.

“Gli interventi di allontanamento effettuati in questo periodo non rientrano quindi nel divieto previsto dall’articolo 5 della Direttiva CEE 409/70. Il documento ‘segreto’ citato oggi dalla stampa è già stato presentato dall’amministrazione comunale nell’ambito del ricorso al TAR del 2001 presentato dalla LAC (e respinto)”.

“L’amministrazione comunale non ha poi mai ‘commercializzato’ gli strumenti laser: l’unico strumento noleggiato e utilizzato (dal 1998 al 2000) è quello denominato Attrezzo laser tipo OLM V (a forma di tubo). Ne il ‘fucile’ prima né il tubo laser in seguito hanno mai ‘stordito’ gli animali, ma la loro efficacia si basa sul disturbo (in questo caso visivo) che la luce puntiforme dello strumento causa ‘spennellando’ le chiome degli alberi! In tutti questi anni sono stati poi sperimentati diversi sistemi di allontanamento incruenti e innocui per gli animali adottando di volta in volta e a seconda delle situazioni quelli più efficaci”.

“Dal 2001 non è più l’amministrazione comunale che effettua gli interventi di allontanamento ma il servizio è stato dato in appalto ad una ditta che può utilizzare a tale scopo tutti i sistemi consentiti dall’attuale normativa”.