Guardami, non sono invisibile‘ è il titolo di una ricerca promossa dalla Provincia per indagare la percezione della violenza contro le donne da parte delle istituzioni e nei Servizi del Distretto di Correggio.

I risultati dell’indagine sono stati anticipati questa mattina dalla vicepresidente della Provincia Sonia Masini, la responsabile dell’unità operativa di Pari opportunità Massimilla Rinaldi e Ambra Anceschi dell’associazione ‘Nondasola’.

Non solo una fotografia della situazione, che riporta i casi di violenze a Correggio, ma una vera e propria ricerca che propone interventi concreti. “Sono 1.000 le donne in 7 anni si sono rivolte al Centro antiviolenza di ‘Nondasola’. “Ma al di là delle cifre – ha commentato Ambra Anceschi -, l’obiettivo di questa indagine è stato di indivuare quali strumenti gli operatori del territorio possono mettere in campo e anche come costruire una rete, che consenta uno scambio di informazioni dai carabinieri alle associazioni di volontariato”.

La violenza sulle donne è un tema che tende a rimanere nascosto perchè le vittime vivono in solitudine. “E’ invece dovere delle istituzioni e dei vari servizi territoriali affrontare il problema, per prevenirlo e per fornire un’assistenza adeguata durante i percorsi di uscita da queste situazioni drammatiche” – ha detto la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia. E proprio sui percorsi di uscita dalla violenza, dove con questo termine si intende soprattutto violenza domestica, si è concentrata l’indagine: “Abbiamo cercato di capire – ha spiegato l’Anceschi – come le istituzioni, dalle foze di polizia ai servizi sociali e sanitari, possono diventare un interlocutore utile alle donne che vogliono uscire dalla violenza”.

Infine, la responsabile delle Pari Oportunità Massimilla Rinaldi ha espresso “l’auspicio, essendo quello della violenza sulle donne un problema diffuso e non circoscritto al Distretto di Correggio, di allargare l’indagine anche ad altri distretti della Provincia”.