Il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica lo Stato in cui e’ stato deposto (es.IT), seguono le indicazioni relative al codice ISTAT del Comune, alla sigla della Provincia ed infine il codice distintivo dell’allevatore.

Sono queste le indicazioni della Coldiretti per decodificare le nuove etichette delle uova che “a sorpresa” faranno la loro comparsa su 300milioni di uova di gallina che si stima verranno consumate nella settimana di Pasqua per impieghi industriali, artigianali, consumi diretti e per decorazioni pasquali. Una interessante novita’ – precisa la Coldiretti – per un periodo in cui tradizionalmente si registra la piu’ alta domanda di uova dell’anno.