Dalla prima colazione al dolce, ogni
regione avra’ la sua tradizione di Pasqua da celebrare a tavola.
L’ Italia e’ infatti ricca di riti culinari che in questa
festivita’, piu’ che in ogni altra, tornano ad essere celebrati
senza subire i guasti del tempo. A fornire il quadro dei sapori
della tradizione in ogni regione e’ la Coldiretti che ricorda
come non e’ soltanto la carne di agnello, che pure resta il
piatto piu’ diffuso, ad allietare la mensa pasquale.


Cosi’, se nel Lazio la tradizione vuole che si mangi per
prima colazione la Corallina, salame tipico pasquale
accompagnata dalla pizza al formaggio, nelle Marche si gusta la
Crescia di Pasqua insieme alle uova sode. Per pranzo, invece, in
Molise e’ d’ obbligo l’ insalata buona Pasqua con fagiolini,
uova sode, pomodori e frutta e per la Toscana la minestra con
brodo di gallina e uovo sodo benedetto. Come secondi non puo’
mancare in Puglia il Cutturidd, agnello cotto nel brodo con le
erbe tipiche delle Murge e in Trentino le polpettine pasquali
con macinato di agnello, prezzemolo, rosmarino, scalogno, sale e
pepe. Come dolce, infine, impossibile rinunciare in Campania
alla squisita Pastiera napoletana e in Abruzzo ai Fiadoni,
calzoni al forno ripieni di formaggio di pecora.
Molte di queste specialita’ regionali, sostiene la
Coldiretti, saranno preparate in agriturismo per il week-end di
Pasqua e Pasquetta dove sulle tavole troveranno posto 300.000
ospiti, mentre saranno invece 100.000 quelli che si fermeranno a
dormire riposando nella tranquillita’ della campagna. Ad
affollare l’ agriturismo per il classico pranzo di Pasqua
saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di
Pasquetta c sara’ il pienone di ragazzi che, sempre piu’ spesso,
scelgono l’ agriturismo come valida alternativa al solito
pic-nic fuori porta.


Ecco di seguito una lista dei sapori piu’ diffusi della
tradizione di Pasqua in ogni regione italiana:


ABRUZZO: Fiadoni, calzoni al forno ripieni di formaggio di
pecora:

BASILICATA: Scarcedda, dolce ripieno di uova sode (l’uovo
rappresenta la fortuna);

CALABRIA: Pitte con Niepita: dolci a forma di mezzaluna da
mangiare caldi o freddi;


CAMPANIA: Pastiera, capolavoro napoletano con ricotta, grano e
buccia d’arancia;

EMILIA ROMAGNA: Dolce Salame, dolce a forma di salame con
cioccolato, biscotti, mandorle e cacao;


FRIULI V. GIULIA: Titole, piccole treccine dolci che avvolgono
un uovo colorato di rosso;


LAZIO: Corallina, salame tipico pasquale e pizza al formaggio;

LIGURIA: Torta Pasqualina, rustico ripieno di verdura, uova e
parmigiano;


LOMBARDIA: Salame di Filzetta, salame a grana grossa fatto con
la parte magra del maiale;


MARCHE: Crescia di Pasqua, pizza al formaggio accompagnata da
uova sode, salame e novello;


MOLISE: Insalata Buona Pasqua, insalata ricca con fagiolini,
uova sode, pomodori e frutta;


PIEMONTE: Persi al Furn, Pesche conservate e cotte al forno
ripiene con amaretto;


PUGLIA: Cutturidd, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche
delle Murge;


SARDEGNA: Sa casadinas di Osilo, dolce al formaggio fresco con
canditi e uva passa;


SICILIA: Torta Pasquale, con mandorle e spolverata con zucchero
a velo;


TOSCANA: Minestra con brodo di gallina e uovo sodo benedetto;


TRENTINO: Polpettine Pasquali, con macinato di agnello,
prezzemolo, rosmarino, scalogno e pepe;


UMBRIA: Ciaramicola, ciambella guarnita con alkermes e glassata
con albume e confetti;

VALLE D’AOSTA: Crescia, pizza al formaggio tagliata a fette e
gustata insieme al salame;


VENETO: Vovi e Sparasi, uova sode decorate con erbe di campo,
colorate di rosso perche’ bollite con le bucce di cipolla e
asparagi.