E’ forte il malumore di operatori turistici e albergatori che, soprattutto in alcune località del
nord, lamentano previsioni meteo sbagliate che avrebbero indetto una raffica di disdette nei loro esercizi ricettivi.


”E’ da tempo che noto questo fenomeno – osserva il presidente della Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggi e turismo, Antonio Tozzi -: anche durante i week end, spesso, durante il passato inverno, sono state fatte previsioni negative
che, come è naturale, hanno influenzato le scelte degli italiani, specie a sfavore delle località montane. E’ necessario trovare delle soluzioni rispetto a questo fenomeno”.
Sul piede di guerra, in particolare, gli operatori turistici della Riviera del Ponente ligure ed alcuni operatori turistici valdostani.

D’accordo con gli operatori anche il direttore di Astoi, associazione che riunisce numerosi tour operator, Alberto Corti.
”Ieri a Milano c’è stata una giornata splendida, con un cielo terso e il sole caldo – spiega – mentre le previsioni dicevano il contrario. Chi fosse andato in montagna nella regione avrebbe trovato una giornata spettacolare”. Gli operatori turistici
valdostani sono amareggiati per il mancato ‘tutto esaurito’ anche perchè, dicono, mai come quest’anno le piste da sci presentano ancora un ottimo stato d’innevamento.

Secondo il
Codacons gli annunci di brutto tempo hanno provocato una riduzione delle presenze pari al 20% con un danno valutabile in almeno 10 milioni di euro, del quale – dice l’avvocato Carlo Rienzi, presidente dell’associazione per i diritti dei
consumatori – dovranno rispondere gli istituti meteorologici che hanno diffuso previsioni errate. Per questo l’associazione mette a disposizione i propri uffici legali della Val d’Aosta e del
Piemonte per intentare causa di risarcimento. Anche gli operatori turistici del Savonese e dell’Imperiese fanno notare che il ponte ha regalato due giorni di sole, ”a differenza di quanto annunciato dai tg che indicavano solo pioggia per tutto il fine settimana”.

Quanto alle vacanze pasquali, le località che hanno suscitato il maggiore interesse sembrano essere state innanzitutto quelle caratterizzate dal ‘turismo benessere’ di tipo termale, da Ischia all’isola d’Elba. ”Si tratta infatti – spiega Tozzi – di un tipo di turismo che non risente della paura
del terrorismo e che rispecchia la voglia di vacanza e di relax”.

Per il resto, le città d’arte, specialmente le maggiori, continuano a soffrire per la mancanza di americani e giapponesi mentre le capitali europee non fanno registrare il tutto
esaurito ma hanno visto un afflusso giudicato ‘dignitoso’ di turisti. Molto bene anche alcune destinazioni a lungo raggio, dalle Maldive a Santo Domingo, che hanno fatto registrare il
tutto esaurito; leggermente meno bene ma con bilanci comunque positivi il Messico e Cuba.

Per l’estate gli operatori si attendono una ripresa della situazione. ”Dopo un temporale – dice Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti – deve arrivare il sereno e da anni il nostro turismo ha il segno meno. Certo,
l’assenza di politiche turistiche a livello nazionale non giova e questa assenza non può certo essere colmata da 21 sistemi regionali: forse il problema del turismo italiano sta tutto qui”.