Toccata ieri – secondo i dati a disposizione dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – la massima storica di temperatura per la prima decade di giugno: + 34.0° C. Record precedente lo scorso anno con + 33.8°C. Ma, si voterà sotto la pioggia. In arrivo ondata di maltempo che probabilmente riporterà la colonnina di mercurio su valori autunnali.

Per il secondo anno consecutivo – è stato rilevato dagli esperti del servizio meteo dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – si è assistito ieri, giovedì 10 giugno, ad un’ondata di caldo precoce per il mese corrispondente: a Modena, presso la sede storica dell’Osservatorio del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente situata nel torrione di levante del Palazzo Ducale, è stata rilevata una temperatura massima di + 34.0°C.

Il valore supera ogni precedente ‘record’ della prima decade di giugno, che era stato registrato solo lo scorso anno, proprio nello stesso giorno, con un valore di + 33.8°C.

Un’analisi più attenta della situazione riguardante l’anticiclone delle Azzorre, che alla sua prima espansione, unito al promontorio “subtropicale”, ha subito fatto aumentare oltremodo le temperature, segnala come questo si stia rapidamente spostando a nord, verso l’Islanda e la Groenlandia. Di conseguenza da quelle zone sta già scendendo verso le Alpi aria fredda di origine polare, la quale fra sabato e domenica – giorni delle votazioni – irromperà letteralmente nella Pianura padana, nel frattempo surriscaldata, determinando condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali improvvisi ed intensi.

A Modena e a Reggio Emilia il momento culminante dei fenomeni è atteso fra la serata di sabato e, soprattutto, la notte-mattinata di domenica 13 giugno, che sarà caratterizzata da temporali accompagnati da forti scrosci di pioggia e, localmente, anche da grandinate o forti raffiche di vento, nonché da un marcato e brusco calo delle temperature, di almeno 8-10°C, rispetto ai valori attuali.

La circostanza non appare affatto momentanea, perchè sembra probabile che l’aria fredda, entrando nel Mediterraneo, alimenti una depressione, la quale potrebbe determinare nei primi giorni della prossima settimana una fase di tempo addirittura autunnale, con piogge diffuse nella pianura e, in particolare, nell’Appennino modenese e reggiano.