Settantaquattro domande ammesse e tutte finanziate per un valore di quasi 900mila euro. Si tratta del programma operativo per la concessione di contributi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di impianti antibrina e antigrandine.

Proprio in questi giorni la Provincia di Modena ha inviato le notifiche a tutte le aziende agricole ammesse le quali avranno un anno di tempo per completare le opere e chiedere il relativo collaudo, dopo il quale sarà liquidato il contributo.

In Emilia Romagna, Modena è risultata quella che è riuscita fare il pieno di contributi dimostrandosi così la più dinamica. Per gli impianti antigrandine sono risultate ammesse 62 domande mentre per l’installazione di impianti irrigui con funzione antibrina le domande ammesse sono state 12. I bandi hanno teso a privilegiare i giovani imprenditori agricoli ovvero coloro che al momento della presentazione della domanda erano insediati da meno di cinque anni e con meno di 40 anni di età. Si sono anche cercate di favorire le aree montane oltre a tenere conto della tipologia della coltura e, nel caso dell’impianto antibrina, del rischio del territorio alle basse temperature.

I contributi sono a fondo perduto e vanno a coprire il 30 per cento dell’investimento previsto: circa 4mila euro per ogni ettaro di rete antigrandine e 1.350 euro per ettaro nel caso di impianti antibrina.

Il finanziamento è condizionato ad alcuni vincoli: l’imprenditore deve impegnarsi nella conduzione diretta per almeno cinque anni; per i successivi dieci anni dalla data di acquisto delle reti antigrandine o cinque anni nel caso di impianti antibrina non può essere cambiata la destinazione d’uso. In questo periodo il beneficiario dei contributi verrà sottoposto a controllo per verificare se i vincoli prescritti siano rispettati.