Sciopero generale provinciale di 4 ore a Modena la mattina di martedì 8 marzo indetto da Cgil Cisl e Uil di Modena a sostegno della sicurezza nei luoghi di lavoro e contro le morti bianche.


Cgil Cisl Uil di Modena denunciano infatti ”il persistere di un elevato numero di infortuni sia in Italia che a Modena” ed esprimono viva preoccupazione per le modifiche apportate alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dal Testo unico approvato in Consiglio dei ministri il novembre scorso. I dati sugli infortuni a Modena – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – mostrano un lieve miglioramento in linea con il trend che si registra a livello regionale e nazionale, ma le cifre assolute restano tuttavia sempre alte: nel 2003 a Modena i casi denunciati nell’industria e nei servizi risultano 25.360,
in agricoltura 1.306, mentre gli infortuni mortali sono stati 10 nel 2003 e altrettanti nel 2004.
Anche nei primi giorni di quest’anno si sono registrati incidenti gravi e anche due casi mortali. Dal 1991 al 2004 i casi di infortuni mortali sono stati 149, con una media di 10,65 morti all’anno.

L’astensione dal lavoro dell’8 marzo a sostegno della sicurezza si unisce allo sciopero nazionale dei lavoratori del tessile-abbigliamento per il rilancio e lo sviluppo del settore, che è in crisi ormai da tre anni. Lo sciopero generale provinciale riguarda gli addetti di tutte le categorie di industria, artigianato, commercio e servizi, tranne che per i lavoratori edili e tessili, che scioperano per l’intera giornata lavorativa.

Il programma prevede una manifestazione di sindacati e lavoratori con corteo per le vie del centro storico di Modena e il comizio conclusivo in piazza Grande con gli interventi di Luigi Tollari, segretario provinciale Uil, Gianni Mazzoni, segretario provinciale Filtea/Cgil, e Renzo Bellini segretario confederale nazionale Cisl.

I lavoratori edili hanno proclamato sciopero per l’intera giornata lavorativa a sostegno di una categoria particolarmente colpita da infortuni e incidenti mortali sul lavoro e per rivendicare maggiore prevenzione e sicurezza nei cantieri.
Otto ore di sciopero anche per i lavoratori del settore tessile-abbigliamento-calzature (con esclusione del comparto lavanderie) che l’8 marzo -in concomitanza con lo sciopero provinciale – hanno proclamato lo sciopero nazionale di categoria contro la crisi del settore. Non aderiscono invece allo sciopero provinciale dell’8 marzo i lavoratori del pubblico impiego e della scuola, nel rispetto della normativa sui servizi pubblici essenziali, che si asterranno dal lavoro dieci giorni dopo, il prossimo 18 marzo, per il rinnovo del contratto nazionale.
Sempre per rispetto della legge di garanzia, non scioperano neppure i lavoratori del trasporto pubblico. Le categorie parteciperanno comunque alla manifestazione con propri rappresentanti e delegazioni sindacali.