Venerdì 18 marzo la scuola statale sciopera per l’intera giornata per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, contro i tagli di risorse e personale, per la difesa della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, per la tutela dei diritti delle famiglie, degli alunni e degli studenti.

Il personale della scuola aspetta il rinnovo del biennio economico ormai da 15 mesi. Come per gli altri comparti del pubblico impiego, fino al 15 marzo non era nemmeno stato possibile avviare un tavolo di trattativa e ancora oggi le proposte del Governo sono lontanissime anche solo dal garantire la difesa del potere di acquisto delle retribuzioni.

Per la scuola poi la questione delle risorse per il contratto si intreccia fortemente con le risorse economiche ed umane che ormai da alcuni anni vengono tagliate mettendo a rischio la qualità e in alcuni casi la natura stessa dell’offerta formativa.

Anche con la definizione degli organici per l’anno scolastico 2005/2006 continua questa tendenza. E ciò nonostante nella nostra regione continuino ad aumentare gli alunni in modo decisamente consistente. Sono a rischio ormai sia il tempo scuola che la qualità della scuola.
E’ a rischio in tanti casi la possibilità stessa di funzionare delle istituzioni scolastiche. Potrebbero mancare semplicemente i collaboratori scolastici per l’apertura delle sedi!

Per questi e altri motivi, nella mattina di venerdì in tutte le province della regione FLC CGIL- CISL Scuola- UIL Scuola organizzano presidi davanti ai CSA, incontri con i Prefetti, con Sindaci, Presidenti di provincia e Parlamentari al fine di informare l’opinione pubblica e di esprimere la forte preoccupazione per il futuro della scuola italiana.

A Bologna è previsto un presidio in piazza Rossigni a partire dalle ore 9.00 di lavoratori della scuola, dell’università e della ricerca: aelegazioni si recheranno poi al CSA alla Direzione Scolastica Regionale e in Prefettua.