Nove milioni e 150 mila euro spesi in tre anni (dal 2002 al 2004) per la promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza. Sono le risorse investite a Modena utilizzando fondi provenienti dalla legge nazionale 285 e finanziamenti degli enti locali.

Il dato emerge dal monitoraggio che l’assessorato provinciale alla Sanità e alle politiche sociali ha completato nelle settimane scorse e che servirà ad orientare gli interventi del prossimo piano territoriale d’intervento per il 2005-2007. “Le politiche a favore dell’infanzia e dell’adolescenza – commenta l’assessore provinciale alle Politiche sociali Maurizio Guaitoli – rappresentano un’azione prioritaria della Provincia e degli enti locali. Una crescita equilibrata fatta di relazioni umane positive dei nostri giovani è la migliore garanzia per promuovere una società più giusta nel suo complesso”.

Complessivamente i destinatari raggiunti e coinvolti sono stati oltre 107mila, un sesto della cittadinanza, di cui 33.400 minori, 18.376 preadolescenti e adolescenti, 25.029 genitori e famiglie, 1.483 insegnanti e 857 operatori e volontari. Il piano a livello territoriale si è tradotto in 60 progetti articolati in più di 300 interventi. “A fronte di questo consistente impegno umano ed economico – sottolinea l’assessore – i risultati sono stati positivi nell’offrire aiuto ai bambini, agli adolescenti e al mondo della scuola. I progetti attivati hanno riguardato la promozione della cultura della normalità e del benessere quotidiano, lo sviluppo di esperienze di cittadinanza attiva, la valorizzazione del protagonismo dei ragazzi, la progettazione partecipata, la diffusione delle conoscenze dei loro diritti, la tutela e il contrasto a situazioni di rischio”.

Al forte impegno del personale volontario (30 per cento sul totale) si sono affiancate diverse figure professionali: educatori, assistenti sociali, pedagogisti, psicologi, ma anche figure di esperti nella conduzione di laboratori, animazione, corsi. Tutto questo ha permesso sostanzialmente lo sviluppo di una rete di coordinamento e collaborazione tra soggetti diversi, così come una maggiore integrazione dei servizi sociali, educativi, scolastici, sanitari e una progettazione concertata tra i diversi settori della Pubblica amministrazione e con il Terzo settore. “Manterremo alta l’attenzione e la sensibilità su questi temi – sottolinea l’assessore Guaitoli – promuovendo il potenziamento e la qualificazione di quanto finora realizzato, in un’ottica di programmazione delle politiche dell’infanzia e dell’adolescenza più unitaria, compiuta e integrata con il complesso delle politiche sociali e socio-sanitarie territoriali”.