Dei 78 insegnanti per le materne richiesti sul territorio provinciale ne sono stati assegnati solo 7, il che significa che ne mancano 65.


Dei 7 ambiti scolastici della provincia, quello che soffre maggiormente la carenza di organico è quello comprendente i Comuni di Crespellano, Bazzano, Zola Predosa, Monte San Pietro, Monteveglio, Castello di Serravalle, Casalecchio e Sasso Marconi dove non sono stati assegnati 14 insegnanti.

Seguono l’ambito 3 (i quartieri Navile e Reno a Bologna) e il 6 (Monterenzio, Ozzano, Pianoro, San Lazzaro, Monghidoro) dove non sono state accolte le richieste di 11 insegnanti ciascuno.
Di docenti ne mancano 10 in tutto nei comuni di San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, Crevalcore, Anzola Emilia, Sant’Agata Bolognese, 8 nell’ambito 4 (Argelato, Castelmaggiore, Baricella, Budrio, Molinella, Malalbergo, Minerbio) e 7 nell’ambito 5 (Medicina, Fontanelice, Imola e Borgo Tossignano) e 4 nella zona dell’Appennino (Grizzana, Porretta, Vergato e Monzuno).


I bambini in lista d’attesa per le materne sono 600 e 650 quelli che aspettano il completamento delle sezioni a tempo ridotto.


I dati sono emersi nella seduta della Conferenza provinciale di coordinamento riunita giovedì 30 giugno a palazzo Malvezzi. Per affrontare la situazione il Coordinamento ha chiesto all’assessore regionale alla Scuola Mariangela Bastico e alla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci di convocare con urgenza la Conferenza regionale per riportare problemi e richieste al ministro Letizia Moratti.




Al problema insegnanti alle materne se ne aggiungono altri.

Mancano infatti all’appello anche 120 unità di personale ausiliario. Alle elementari, ha spiegato l’assessore provinciale alla Scuola Paolo Rebaudengo, restano aperti i problemi sulle richieste di prolungamento di orario, dal momento che il Ministero ha previsto di assegnare solo ‘pacchetti di ore’ in piu’ che le scuole si gestiranno singolarmente, ma non ha parlato di quante, quando e come.