‘Tuteliamo le ceramiche di Sassuolo’. E’ l’appello che oggi lancia il consigliere della Regione Emilia Romagna Andrea Leoni (FI), all’indomani del sequestro da parte della Guardia di Finanza di Ravenna di 700mila piastrelle di ceramica che
riportavano la dicitura ‘ceramiche di Sassuolo’, pur trattandosi di materiale interamente prodotto in Turchia.

Leoni, sottolineando che il fenomeno della contraffazione di prodotti e marchi di eccellenza nel settore dell’industria ceramica (recente la scoperta, nel territorio di Sassuolo, di un’azienda produttrice di ceramica, gestita interamente da
cittadini cinesi) appare in continuo e preoccupante aumento, ha rivolto una interrogazione alla giunta regionale per sapere se sia a conoscenza dei
preoccupanti fatti descritti e, in caso affermativo, quale giudizio ne dia.

L’esponente azzurro, valutato che risulta sempre più difficile, per le aziende ceramiche del territorio di Sassuolo, in provincia di Modena, fare fronte alla concorrenza, spesso sleale, dei produttori stranieri che operano con costi di produzione mediamente di 10 volte inferiori a quelli italiani, chiede alla Regione se concordi nel ritenere il ripetersi di tale
tipologia di reati particolarmente preoccupante per il sistema economico e produttivo emiliano romagnolo.