Resta in carcere il pedofilo bolognese di 63 anni che domenica sera, nell’atrio della stazione centrale di Bologna, ha tentato di abbordare un ragazzino magrebino di 14 anni. Lo ha deciso il gip di Bologna, Alberto Gamberini, che ha convalidato il fermo dell’uomo, disponendo contestualmente la custodia in carcere.

L’accusa, che in un primo momento era stata di
violenza sessuale, è poi stata cambiata dal pm Antonello Gustapane in induzione alla prostituzione minorile.

Il pedofilo era stato arrestato domenica verso le 23 da un agente in borghese della Polfer in servizio antiborseggio. L’agente ha notato i due nell’atrio della stazione e si è avvicinato con discrezione per capire cosa avessero da dirsi quell’uomo e il giovane magrebino. E non appena ha udito che l’anziano, già noto alle forze dell’ordine anche per reati specifici, gli ha chiesto se voleva andare con lui in un luogo dove ci sarebbero state persone disposte a dargli del denaro in cambio di
prestazioni sessuali, il poliziotto è intervenuto facendo scattare le manette ai polsi dell’uomo.