Se tenete ai vostri capelli è meglio non aspettare che emergano problemi particolari. Ma se i problemi sono già sorti è bene rivolgersi a veri specialisti. Come quelli del Gruppo Tricomedit che opera nel settore dal 1973, sempre con lo stesso nome, e con un bagaglio di esperienza difficilmente eguagliabile in Italia, su più di 10.000 casi trattati.

E soprattutto con la certezza che il problema dei capelli verrà affrontato potendo disporre di tutte le metodiche che la scienza tricologia mette a disposizione. Una delle tecniche utilizzate dal Centro per ovviare al problema calvizie è quella dell’autotrapianto di capelli vivi. Tale tecnica di infoltimento del cuoio capelluto prevede il trasferimento di propri capelli vivi non geneticamente predisposti e che perciò continueranno a crescere per sempre. I capelli con i relativi bulbi devono essere prelevati, scegliendoli accuratamente, dalle regioni posteriori e laterali del capo dello stesso paziente per evitare il rigetto e assicurare la ricrescita continua nelle zone dove sono trapiantati.
Trapianto, micro – trapianto, auto – trapianto……..Sono diverse denominazioni della stessa tecnica o delle sue variazioni. L’intervento più moderno, raffinato e diffuso si dovrebbe chiamare micro – autotrapianto di capelli ma per comodità lo si definisce semplicemente trapianto di capelli. E’ consigliato a uomini e donne che lamentano un certo grado di diradamento del cuoio capelluto e che desiderano un maggior numero di capelli in modo graduale ma definitivo.
Per quel che riguarda i tempi, parte dei capelli trapiantati riprende a crescere subito, gli altri comunque entro il quarto mese. La velocità di crescita è quella naturale di circa un centimetro al mese, perciò i migliori risultati si ottengono nel giro di sei – sette mesi successivi in modo graduale. I capelli trapiantati hanno la stessa tenuta allo strappo di quelli normalmente presenti; inoltre se strappiamo un capello trapiantato, il bulbo provvederà a produrne subito un altro, come succede con i capelli normalmente presenti.
Se correttamente eseguito l’autotrapianto non dura né un mese né un anno, ma per sempre, in quanto i bulbi trasferiti sono immuni dal rischio calvizie: infatti non subiscono il processo che colpisce i capelli che cadono. Mantengono questa immunità anche se trapiantati in zone dove, in precedenza, si è manifestata una calvizie: è questa la grande scoperta del Prof. Norman Orentreich detta “Teoria della predominanza del donatore” (risalente al 1953) a cui si deve il grande successo dell’autotrapianto in tutto il mondo.



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