Ogni anno, in Italia, le forze dell’ordine avviano circa 3000 ricerche di minori scomparsi, anche se in genere l’80% dei casi si risolve entro l’anno. La fascia di età più consistente dei minori spariti è quella che va dai 15 ai 18 anni, e la maggior parte sono stranieri, ma si tratta per lo più di adolescenti che si sono allontanati volontariamente da casa.

Il fenomeno più preoccupante riguarda i minori di 10 anni, che molto spesso vengono sottratti da uno dei due genitori: nel 2004 erano 167, nei primi quattro mesi del 2005 già 67 (dati Viminale).

Queste sono le cifre ufficiali, ma le associazioni avvertono che l’entità reale del problema è molto più consistente. Si tratta comunque di un fenomeno socialmente rilevante e anche difficile da classificare. Un minore, infatti, può ‘scomparire’ per una serie di motivi: dal rapimento vero e proprio, operato da un estraneo, alla sottrazione attuata da un familiare, alla fuga volontaria. Così, il concetto di ‘scomparsa’ comprende tutte quelle situazioni in cui si perdono le tracce di un bambino o di un adolescente, indipendentemente dalle cause.
Per sollecitare l’attenzione su questo fenomeno, il Comitato ecumenico per le comunicazioni sociali ha organizzato per oggi la nona edizione della ‘Giornata internazionale del minore rapito’.

L’analisi dei dati relativa agli anni dal 1999 al 2004 e ancora pendenti nella banca dati del Viminale alla data del 30 aprile 2005, indica che la fascia più consistente di minori da rintracciare è quella dai 15 a meno di 18 anni, che per lo più si allontanano volontariamente dal loro domicilio (872 stranieri e 195 italiani nel 2004, 268 stranieri e 89 italiani nei primi 4 mesi del 2005). Ci sono tuttavia rilevanti differenze quantitative e di motivazioni della scomparsa tra i minori stranieri e quelli italiani: gli stranieri sono soprattutto di sesso maschile, giunti in Italia al seguito di flussi migratori clandestini e spesso affidati dai Tribunali per i Minorenni a istituti di accoglienza o di assistenza, da cui si allontanano volontariamente rendendosi irreperibili. I minori italiani, invece, sono per lo più femmine che vanno via di casa per motivi di disadattamento all’ambiente o per gravi dissidi con i familiari.