Per una settimana il Centro sportivo Ca’ Marta ha ospitato un gruppo di nove ragazzi provenienti dal campo profughi di Tasovice, in Bosnia Erzegovina. Da alcuni mesi si è intensificato un progetto di assistenza avviato da padre Silvano Alfieri, della parrocchia di Sant’Antonio, e che verrà in futuro seguito da una costituenda associazione.

Nei mesi scorsi diversi sassolesi hanno visitato il Campo profughi, che esiste da dodici anni, dai tempi della guerra in Bosnia. Ora nove ragazzi fra i 14 e i 16 anni, sono stati invitati a trascorrere una settimana di sport (impossibile da loro, dove le strutture mancano). Hanno avuto numerosi incontri: con il sindaco Pattuzzi, con l’assessore allo sport Carla Ghirardini, con l’assessorato provinciale allo sport di Modena. Hanno incontrato la Cimone Modena di pallavolo, visitato il museo Ferrari, assistito a una partita del Sassuolo e passato una giornata nel Centro sportivo di Rubiera in cui è cresciuto Stefano Baldini. In più hanno praticato numerose attività, tutte quelle consentite dagli impianti di Ca’ Marta.
Ad accompagnare i ragazzi c’erano anche quattro adulti, tra cui la responsabile del campo e un’interprete.


I giovani del campo bosniaco (ma sono di etnia croata), che oggi pomeriggio disputano una partita amichevole di calcio a Maranello, ripartono domani. Con Ca’ Marta, che li ha ospitati per tutta la settimana anche per quanto riguarda vitto e alloggio è stato attivato un contatto importante, che potrebbe sfociare in successive collaborazioni, per la diffusione dello sport anche nel campo.