La violazione degli obblighi di etichettatura comporta la sospensione dell’attività da un minimo di sette ad un massimo di ventuno giorni. Lo ha reso noto la Coldiretti nel corso di una conferenza stampa, durante la quale sono state fornite informazioni sulla nuova etichetta di origine obbligatoria per la carne di pollo ed i suoi derivati in vigore a partire da lunedì 17 ottobre secondo quanto previsto dall’ordinanza del 26 agosto 2005 del Ministero della Salute.

Si tratta – precisa la Coldiretti – di una norma che per il momento è valida fino al 31 dicembre 2007 in attesa di una armonizzazione a livello comunitario.
L’ordinanza – continua la Coldiretti – prevede che, in aggiunta alle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa in materia di etichettatura dei prodotti alimentari, di cui al Decreto legislativo 109/92, gli operatori che intervengono nella fase macellazione e di sezionamento ed i soggetti che importano nel territorio italiano animali vivi da macellare, o carni fresche da sezionare o già sezionate da commercializzare, riportino in etichetta le informazioni necessarie a ripercorrere con esattezza la storia dell’animale.

Le disposizioni in materia di etichettatura e, in particolare, l’obbligo di indicare l’origine della carne, rivestono – osserva la Coldiretti – un’importanza fondamentale, in quanto, garantendo la completa tracciabilità del prodotto, agevolano il sistema dei controlli e tutelano la salute dei consumatori ed il loro diritto alla corretta informazione, che si sostanzia nella trasparenza delle indicazioni riportate in etichetta.

Peraltro – conclude la Coldiretti – secondo i risultati preliminari dell’indagine Coldiretti Ispo sulle reazioni degli italiani all’influenza aviaria evidenziano che quasi due terzi (64%) dei consumatori che hanno cambiato il proprio comportamento di acquisto compra solo carne di pollo italiana.

Ulteriori informazioni sul sito della Coldiretti.