Chi pensa che Skipass sia solo una kermesse di spettacolo e business, dovrà ricredersi dopo aver assistito alla presentazione alla stampa di due prestigiosi volumi che andranno ad arricchire la biblioteca dell’editoria sportiva del nostro Paese. Si tratta di due opere di grande valore storico e documentaristico che ripercorrono con il contributo di immagini davvero suggestive, cinquant’anni di storia degli sport invernali.

Claudio Baldessari, per quasi un quarto di secolo è stato la “voce” della FISI, curando il settore comunicazione e stampa della Federazione e dirigendo il periodico Sport Invernali .Nelle 312 pagine del suo libro “…Quasi un secolo di Storia…”, Baldessari racconta fatti noti e meno noti del mondo degli sport invernali, spaziando dalle discipline più seguite come lo sci alpino, agli sport meno seguiti ma non privi di fascino e, sopratutto portatori di medaglie e successi.

Massimo Spampani è nato a Cortina poche settimane dopo l’inaugurazione delle Olimpiadi del 1956. Giornalista del Corriere della Sera, scrive da molti anni di scienza e di cronaca e per altri magazine di interesse internazionale, articoli di viaggio, turismo, cultura e costume andando alla scoperta dei luoghi più belli del mondo. Ha curato mostre di interesse scientifico e pubblicato alcuni libri tra cui “Sulle tracce dello scoiattolo”, in cui racconta degli animali delle Dolomiti svelandone i segreti.
Nel suo libro “Cortina Olimpica” racconta che la grande Storia ha bisogno anche della piccola storia, per essere meglio compresa. Anche di quella che ti racconta dei pali dello slalom, rigidi, di frassino e larice, grossi come tronchi, di un lago incantato preso in prestito come pista di pattinaggio, dei numeri di partenza estratti all’oratorio, di alpini che portavano la neve in spalla con la gerla sulle piste, e dei un grandi campioni, tra cui Zeno Colò, al quale venne precluso l’onore di essere l’ultimo tedoforo allo stadio di Cortina, perché accusato di professionismo.

I due autori presenteranno le loro opere a Skipass 2005, a margine della conferenza del Presidente della Federazione, Gaetano Coppi.