C’è una vasta area, al centro della pianura padana tra le provincie di Modena, Bologna e Mantova, dove, con cielo terso e limpido, è contemporaneamente possibile ammirare, a nord la catena delle Dolomiti del Brenta e, a sud, le cime innevate del Corno alle Scale e del Cimone.

Queste ultime sono due delle montagne più alte di tutto l’appennino tosco emiliano, intorno alle quali si sono sviluppati i poli turistici invernali più importanti dell’Emilia. Con la toscana Abetone (posta proprio alle loro spalle),il Corno alle Scale ed il Cimone, negli anni ’90, hanno dato vita ad un interessante progetto di unificazione sciistica, che non è sviluppato adeguatamente negli anni successivi. Si chiamava “la grandeneve” ed aveva l’obiettivo di proporre e commercializzare il prodotto turistico delle tre stazioni invernali, unificate in un unico domaine skiable da una cartografia complessiva, realizzata dall’austriaco Berann, il mago delle carte sciistiche. Oggi, dopo circa un decennio di “impasse”, il progetto è ripartito e, a Skipass 2005, i responsabili delle tre stazioni sciistiche appenniniche, hanno presentato un piano di rilancio promozionale del comprensorio sciistico tosco-emiliano, che prevede interessanti sviluppi nei prossimi anni.

Sul fronte dei finanziamenti, le due Regioni hanno stanziato la somma complessiva di 4,5 milioni di euro per sostenere il progetto. Si parla, per il momento, di unificare la biglietteria, di potenziare con una rete di bus navetta le direttrici stradali di collegamento tra le stazioni di arroccamento, istituendo anche nuove linee attualmente non previste, e di promuovere in modo unitario il comprensorio sciistico che risulta essere il più vasto dell’intero bacino mediterraneo. Oltre 155 km di piste, una sessantina di impianti di risalita, due palaghiaccio, illuminazione notturna delle piste: sono questi i numeri del nuovo circuito, nato da un’idea inseguita per anni e che ora è diventata realtà: mettere in comunicazione le località invernali più importanti al confine fra le due regioni e con vette che sfiorano i 2000 metri di altitudine.

Ognuna è un piccolo paradiso per gli sciatori e per gli amanti del trekking o della mountain bike nel periodo estivo. “L’anno scorso in Emilia Romagna la stagione invernale è andata benissimo: solo nel Cimone abbiamo registrato un aumento di presenze del 18%, e quest’anno sperimentiamo con entusiasmo il nuovo matrimonio con la Toscana. Per quanto riguarda l’Emilia Romagna le ultime stagioni sono state un successo e dimostrano che la neve è oggi la nostra offerta di punta. Ma naturalmente c’è un motivo per tanto entusiasmo da parte del pubblico: le nostre montagne offrono non solo la neve tradizionale, ma anche parchi avventura, animazioni per bambini, attività sportive di tutti i tipi: sci alpinismo, kite snow, trekking, passeggiate a cavallo, mountain bike, oltre a esperienze gastronomiche, escursioni nelle vicine città d’arte, agli stabilimenti termali e splendidi itinerari nel circuito dei castelli” Parole e musica di Mario Lugli, presidente dell’Unione Appennino e Verde della Regione Emilia Romagna.