Sarebbe un finto ordigno quello che ha richiamato gli artificieri a Palazzo d’Accursio, la sede del comune di Bologna. Una busta, indirizzata al sindaco, secondo voci non confermate conterrebbe una videocassetta e dei cavi elettrici come per simulare una bomba a orologeria e, pare, anche un volantino della Cooperativa artigiana fuoco e affini.

La busta è stata messa a disposizione degli artificieri che vi hanno lavorato nel cortile- parcheggio del municipio, invaso da numerosi poliziotti e carabinieri.

A quanto si è appreso, l’allarme è scattato dopo l’arrivo alla segreteria del sindaco di una busta inviata direttamente a Sergio Cofferati. Il pacco è stato in seguito portato nel cortile di Palazzo d’Accursio per essere tranquillamente lavorato dagli artificieri ed eventualmente fatto brillare.

L’allarme è collegato comunque anche alla lettera inviata dalla Cooperativa artigiana Fuoco e affini-Fai alla redazione bolognese di ‘Repubblica’. Il testo è diviso in capitoli: uno relativo a Parma, con l’annuncio di due buste esplosive all’interno di uno sportello del gas e l’altra a ridosso di un muro (una sola sarebbe stata ritrovata), l’altro relativo a Bologna. Nel capoluogo emiliano la lettera infatti annunciava una ‘ondata’ di buste esplosive.