Chiude i battenti con 30.000 visitatori in tre giorni alimentarti, 1° salone dell’artigianato alimentare italiano di qualità e dell’enogastronomia: 10.000 metri quadrati, 350 espositori, 24 tra convegni e tavole rotonde.


“Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione – ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Giampaolo Palazzi – uno straordinario successo di pubblico che premia il nostro impegno e che siamo certi deriva dall’alta qualità degli artigiani presenti, un vero e proprio spaccato della nostra tradizione culinaria. alimentarti è nata per mettere in vetrina l’artigianato alimentare, per far toccare con mano il valore aggiunto delle produzioni artigiane fatte con passione e dedizione, un risultato pienamente raggiunto. La grandissima risposta del pubblico ci ha confermato il valore di questa iniziativa e già da domani lavoreremo alla prossima edizione”.



Grande successo per il “Laboratori della Tradizione”, cuore pulsante di alimentarti, in cui gli “artigiani del gusto” hanno messo in mostra tutto il loro sapere realizzando prodotti di pasticceria, cioccolateria, gelateria, panificazione, lavorazione della carne, olio, pasta fresca e formaggi.

Fornai provenienti da tutta Italia hanno prodotto coppie ferraresi, pane pugliese e toscano, baguette, ciabatte venete, ciabatte al latte bergamasche, la pasta dura di Riccione, il toscano spaccato tipico dell’Appennino tosco-emiliano, delineando una mappa della panificazione italiana di alta qualità; il gusto e lo spettacolo sono stati poi gli ingredienti principali del laboratorio del cioccolato in cui sono state create vere e proprie sculture di zucchero e cioccolato. La pasticceria ha proposto “susumella” e torroncini calabresi, torta di riso e ciambella bolognesi, torta di castagna e gialletti del veneto e dalla toscana i cantucci. Maestri gelatieri hanno creato eccellenti gusti tradizionali accanto ad esperimenti arditi ma di indubbio successo come il Mascarpone con i funghi porcini e lo squacquerone con mandorle tostate.



Innumerevoli i prodotti di nicchia offerti dagli espositori: dal ciuscolo marchigiano ai formaggi di fossa delle colline di Rimini, dalla mozzarella di bufala casertana alla salamina da sugo ferrarese, dalle salse della tradizione calabrese al “Dolce di Prato” del consorzio pasticceri pratesi, dai funghi porcini di Borgotaro al Pan dell’Orso, dolce tipico dell’Abruzzo a base di mandorle e miele.



Alimentarti ha poi tenuto a battesimo una iniziativa legata alla prmozione del prodotto tipico nata dalla collaborazione tra Confartigianato Federimprese Emilia-Romagna, Club dei Sapori e Associazione Stampa Agroalimentare (ASA): il premio “Alimenti e Sapori 2006” mirato a personalità delle Istituzioni, del giornalismo, dell’imprenditoria artigiana, della formazione alberghiera e della ristorazione che si sono distinti nella tutela, nella produzione di qualità, nonchè nell’utilizzare e nel promuovere il comparto agroalimentare con particolare attenzione alle tipicità emiliano-romagnole. Il premio verrà consegnato a conclusione di tre momenti convegnistici – che fanno parte del progetto “Tipicità e formazione” -, che si terranno nel corso del 2006 in varie sedi della nostra regione e che verrà divulgato sulla stampa locale e nazionale.



Da una delegazione di imprenditori della Valle D’Aosta, è arrivata l’adesione alla prossima edizione e lo stupore per la mancanza, fino ad oggi, di una iniziativa del genere a Bologna, capitale del gusto e depositaria di una tradizione culinaria di inestimabile valore.