Si celebra il 13 novembre con una messa solenne la festa di Sant’Omobono, compatrono di Modena insieme a San Geminiano. Monsignor Sergio Govi e don Eligio Venturelli celebreranno la liturgia alle 10 nella Chiesa Comunale del Voto di via Emilia centro, con l’accompagnamento di canti e musica sacra eseguiti dalla corale Mutinae Cantores.

Sant’Omobono, vissuto alla fine del XII secolo, protettore dei mercanti, dei sarti e della città di Cremona, fu scelto come compatrono di Modena dopo la grande peste del 1630. Il primo novembre di quell’anno, mentre la peste da mesi infuriava sulla città, i membri del Consiglio dei Conservatori fecero voto di costruire una chiesa in onore della Beatissima Vergine di Reggio se la peste se ne fosse andata. Di lì a poco, il 13 novembre, festa di Sant’Omobono, per la prima volta da molti mesi “non vi furono morti di sorte alcuna”.

Da allora, il 13 novembre di ogni anno, i Conservatori si recarono a nome della città a rendere “pubbliche grazie” per la protezione ottenuta alla Beata Vergine della Ghiara e a Sant’Omobono, inizialmente all’altare dedicato alla vergine nella chiesa di S. Pietro, poi, dal 1636, nella nuova Chiesa del Voto. Alla festa non mancava “un gran concorso di popolo sin alla sera” quando si faceva “un falò con girandole e razzi”. Nel 1698 i conservatori nominarono Sant’Omobono compatrono di Modena, e dal 1710 associarono alla consuetudine del ringraziamento nella Chiesa del Voto la distribuzione delle doti del Lascito Ferrari alle zitelle, le ragazze in età da marito.

L’omaggio della comunità modenese a Sant’Omobono è continuato negli anni salvo poche eccezioni, e quest’anno, grazie alla coincidenza della festa e della giornata di domenica, viene ripreso in forma solenne a cura del Comune di Modena e del Comitato modenese “Messa degli artisti”.