Primi interrogatori nell’inchiesta della Procura di Bologna che ha portato venerdi’ scorso al sequestro del canile municipale di Bologna, gestito dall’Enpa, da parte dei Carabinieri del Noe e della Polizia Municipale con l’accusa di maltrattamenti e uccisione di animali. Cinque persone sono indagate, tra cui il segretario provinciale Enpa.


Il Pm Lucia Musti ha deciso di sentire Marco Innocenti Degli, presidente dell’Ente nazionale protezione animale, che sabato in una conferenza stampa aveva tra l’altro detto: ”Ogni tre giorni c’e’ un funzionario dell’Asl che ispeziona il canile, e i casi sono due: o tutto questo e’ una grave montatura, oppure negli eventuali maltrattamenti sono coinvolti anche altri soggetti”;
”Il 20 giugno di quest’anno il Comune ci ha inviato una nota nella quale si attesta come il canile e’ in un accettabile stato di manutenzione e come le condizioni di salute e di nutrizione degli animali siano buone”. Frasi che hanno attirato l’ attenzione del Pm e degli investigatori, che proseguono le indagini per valutare se ci sono altre responsabilita’ oltre a quelle dei cinque indagati.


Un filone dell’inchiesta verifica anche come sono stati spesi i finanziamenti che arrivavano per la gestione del canile. E anche per questo vengono controllati i contenuti del computer della struttura.