Far conoscere alle nuove generazioni il fenomeno dell’emigrazione che ha interessato, nel secolo scorso, decine di migliaia di modenesi. E’ questo il compito della Consulta provinciale dei modenesi nel mondo istituita all’unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale.


Del nuovo organismo, che sarà presieduto dal capogruppo della Margherita Giandomenico Tomei, faranno parte rappresentanti delle istituzioni, Università e associazioni.

“Il punto di partenza del lavoro della Consulta – ha sottolineato Fabrizio Righi, assessore provinciale al Lavoro con delega per l’emigrazione – sarà la valorizzazione delle diverse esperienze esistenti sul territorio provinciale che hanno come obiettivo la valorizzazione delle vicende legate al fenomeno dell’emigrazione modenese nel mondo”.

L’organismo si occuperà di ricerca e indagini storiche, promuoverà incontri e iniziative in collaborazione con enti e associazioni, favorendo i contatti con le numerose comunità modenesi all’estero, avviando gemellaggi e scambi culturali.

Durante il dibattito, Fabio Mosca (Ds) ha sottolineato che “conoscere il fenomeno dell’emigrazione aiuta a capire anche l’immigrazione e i conseguenti mutamenti sociali attuali”. Tomaso Tagliani (Udc) ha sollecitato la partecipazione nella Consulta dell’Associazione nazionale alpini perché “ha legami in tutto il mondo con alpini emigrati e loro discendenti”, una sollecitazione ripresa anche da Walter Telleri (Verdi) che ha ricordato un tragico episodio avvenuto in Corsica nel 1927, quando 12 emigrati di Piandelagotti morirono in una baracca schiacciati da una valanga. Dante Mazzi (FI), nel suo intervento, ha ricordato le vittime di Marcinelle, mentre Luca Caselli (An) si è augurato che la Consulta riesca a evitare ogni strumentalizzazione di carattere politico.