Nel 2003, in Italia la spesa complessiva per gli interventi e i servizi sociali erogati dai Comuni singoli e associati risulta pari a circa 5,3 miliardi di euro: e’ il dato complessivo ricavato dall’Istat a conclusione della sua prima ”Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni”.


L’indagine e’ stata realizzata in collaborazione con piu’ enti del governo centrale e locale, e l’unita’ di rilevazione e’ costituita dai Comuni singoli e dalle loro associazioni quali comprensori e consorzi.

La spesa pro-capite nazionale e’ di circa 91 euro, ed e’ mediamente piu’ alta nelle regioni del Nord: in particolare il valore piu’ alto e’ nel Nord-est (piu’ di 142 euro) e tocca il minimo al Sud con quasi 39 euro. La Puglia e’ al terzultimo posto per la spesa pro capite (39,2 euro); peggio fanno solo Campania (38,8) e Calabria (26,9).


Fra i valori di spesa pro-capite piu’ alti figurano i comuni della provincia di Bolzano, con oltre 417 euro: e Bolzano registra anche, su base regionale, la completa associazione dei Comuni. La spesa pro-capite piu’ bassa e’ della Calabria (quasi 27 euro) mentre l’Abruzzo, con 53 euro pro-capite registra la spesa pro-capite piu’ alta fra le regioni del Sud.


Il 75% della spesa e’ sostenuta dai Comuni singoli, il 18% dalle associazioni e il 7% dai distretti socio-sanitari delle Asl, su delega dei Comuni. La quota di spesa sostenuta dalle associazioni di Comuni e’ piu’ elevata al Nord dove raggiunge circa il 26%. Al Centro, al Sud e in particolare nelle isole sono quasi esclusivamente i Comuni singoli a spendere per gli interventi e i servizi sociali.


In Italia, la maggior parte della spesa dei Comuni risulta imnpegnata per le aree ”famiglia e minori” (38%), ”anziani” (25%) e ”disabili” (21%), per una quota complessiva pari all’84% del totale. Sul territorio la spesa si distribuisce fra le aree d’utenza secondo la stessa gerarchia presente a livello nazionale, ma i livelli di spesa decrescono dal Nord al Centro e si riducono in modo drastico al Sud.


Le quote di spesa assorbite a livello nazionale dalle due macro-aree ”interventi e servizi” e ”strutture” risultano entrambe pari al 37% della spesa totale, mentre i ”trasferimenti in denaro” coprono la quota restante, pari al 26%. Al Nord, in presenza di livelli di spesa piu’ alti, vi e’ anche una maggiore incidenza di spesa nelle strutture, mentre al Sud vi e’ una maggiore incidenza di spesa per gli interventi e i servizi sociali.


Sono 8 Regioni i cui Comuni, singoli o associati, hanno nel complesso una spesa pro-capite inferiore o nettamente inferiore alla media nazionale pro-capite di 91 euro. Si tratta di Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Unica eccezione e’ la Sardegna, con oltre 125 euro pro-capite.