I delitti denunciati in Emilia-Romagna ai carabinieri dal gennaio a novembre di quest’anno sono cresciuti del 9,2% rispetto all’anno scorso, passando da 137.211 a 149.892. Ma sono cresciuti in modo considerevole anche gli arresti compiuti dai circa 6.000 uomini dell’Arma: le persone arrestate infatti sono aumentate in un anno del 26%. I dati sono stati forniti dal generale
Gianfranco Massaro, comandante regionale, in occasione del saluto di fine anno con la stampa.

Cresciuti anche i servizi realizzati dai carabinieri, aumentati dell’8%:nell’anno infatti sono stati 221.514, e hanno visto l’impiego di 448.455
uomini. In tutte le nove province, e a Imola e Cesena, è in servizio il carabiniere di quartiere.
Nel 2005 i militari impiegati in questo tipo di compito hanno realizzato 35 arresti e 93 denunce.
In lievissimo calo il rapporto tra delitti denunciati e quelli scoperti: -0,5%. In ogni modo sono cresciuti gli omicidi per cui è stato identificato l’autore (+8,6%), a fronte di un calo di questo tipo di
delitti (-35%). In sostanza nel 2005 i carabinieri hanno scoperto in Emilia-Romanga il 90,9% degli autori di omicidi su cui sono stati chiamati
ad investigare.

Tra i principali delitti però gli omicidi sono stati l’unico tipo di reato a registrare una flessione nel 2005: crescono infatti le estorsioni (+42%), le truffe (+30), gli incendi dolosi (+15), le rapine in abitazione (+13), lo sfruttamento della prostituzione (+10), i furti (+6), le rapine (+4), i sequestri (+3) e le violenze sessuali (+2,8).
Sono stati scoperti però meno autori di violenze sessuali (-8,8%), di estorsioni (-5,9), di incendi dolosi (-4,52), di sfruttamento della prostituzione (-3,63), di truffe (-3,2).
Praticamente stabile l’identificazione degli autori di furti (-0,1), rapine (anche in abitazione, +0,2). Mentre cresce il numero degli autori di sequestri di persona consegnati alla giustizia (+2,7).

I dati, per il generale Massaro, vanno interpretati non solo sotto il profilo quantitativo ma anche qualitativo. L’aumento, per il responsabile
regionale dell’Arma, è dovuto anche ad un incremento delle denunce per reati minori. ”Per i reati più gravi – ha spiegato – il trend dei
risultati è in crescita”.