Ieri notte l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato, con il voto contrario di Forza Italia, la finanziaria e il bilancio previsionale per l’anno 2006.

“Stiamo assistendo in queste ore – afferma il Consigliere regionale Fabio Filippi di Forza Italia – ad un vero e proprio teatrino della politica; Consiglieri e Assessori dell’Unione si sono fatti i complimenti da soli per il lavoro svolto.
A forza di lodarsi, qualche Assessore esagera, sfocia nell’ autocelebrazione del suo operato e gli scappa annunciato qualche milione di Euro in più rispetto a quelli che effettivamente sono previsti in bilancio. Ma non importa, l’importante è dare l’impressione che in Emilia Romagna tutto funzioni perfettamente.
Già due anni fa l’assessore Campagnoli, assieme alla Provincia e alla Comunità montana di Reggio, aveva invitato le imprese ad acquistare attrezzi ed attrezzature, tanto poi sarebbero arrivati i fondi dell’obiettivo 2. Qualche impresa si è fidata troppo e ha rischiato di fallire.
Ci vuole più prudenza con gli annunci, specie quelli di carattere economico anche perché si creano delle aspettative che, se deluse, producono conseguenze assai negative e a volte imprevedibili.”

Quest’anno la storia si ripete, ecco il titolo di apertura delle cronache dell’Emilia-Romagna di sabato 17 dicembre: Assessore Campagnoli: “Pronti 160 milioni di euro per sostenere le imprese”. Spiegazione riportata nell’occhiello: è l’ importo previsto per i progetti del 2005 e per il programma 2006. Poi, grande annuncio: Il nuovo piano energetico.

“In queste poche righe non manca niente, soldi e piano energetico – aggiunge Filippi – il piano energetico doveva essere approvato nella scorsa legislatura, ma più che un piano è un libro di poesie, di sogni che vanno dai pannelli solari all’eolico, dalle biomasse ad altre fonti con potere energetico vicino o sotto lo zero.
Tutti sappiamo che la richiesta di energia aumenta sempre più e il piano regionale per non turbare i verdi non prevede nessuna seria innovazione, nessun riferimento all’idrogeno, nessun cenno, nemmeno velato, alle mini-centrali nucleari di nuova generazione, al risparmio energetico per l’imprese o a qualche altra scelta apprezzabile: questa sì che interesserebbe alle imprese, più degli annunci roboanti e spesso non mantenuti”.

Spendiamo per la corrente elettrica il doppio dei nostri partners europei ed acquistiamo da loro l’energia prodotta con il nucleare.
Torniamo all’articolo pubblicitario dell’assessore alle attività produttive, l’articolo inizia così: ‘udite bene’: le imprese dell’Emilia-Romagna reggono, o resistono, ai tagli del governo.
“Chi legge, cosa pensa? – spiega l’Azzurro – Pensa che ci sia un Governo interessato a far fallire le imprese che però, resistono ugualmente grazie ad una giunta regionale che pensa a loro.
Chi legge i comunicati della Regione è portato a pensare esattamente il contrario della verità. Nella realtà è il governo Berlusconi che si preoccupa delle imprese, è il governo che con la sua finanziaria ha tagliato di oltre un punto il costo del lavoro ed è riuscito a trovare i finanziamenti anche per la ricerca”.

Filippi sottolinea che sia il presidente di confindustria Montezemolo che l’ex ministro alla salute Veronesi, spesso avari con il governo, hanno espresso parole di lode e di grande soddisfazione per lo sforzo di Berlusconi teso allo sviluppo del Paese, un governo che non fa una finanziaria elettorale, ma costruisce una manovra intelligente che va incontro ai lavoratori, ai cittadini, una manovra economica che non mette le mani nelle tasche degli italiani.
Una finanziaria, quella del governo Berlusconi, che non ha nulla a che vedere con la finanziaria elettorale fatta nel 2000 dal centro-sinistra che lasciò un buco nei conti dello Stato di ben 37.000 miliardi di vecchie Lire.
“Lo ribadisco – conclude Filippi – per gli smemorati della sinistra, perché a forza di dire il contrario della verità si autoconvincono della bugia: il Governo non ha tagliato nulla, ha posto solo un tetto all’ aumento dei trasferimenti, non ha toccato il sociale, ha aumentato le dotazioni e i fondi per la salute, non ha messo le mani nelle tasche degli italiani, ma ha solo tagliato gli sprechi e i rami secchi.”