Dall’Indonesia non c’è stata nel 2005 alcuna importazione di pollame o carni derivate in Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’elaborazione dei dati disponibili sulla banca dati Istat, dopo l’annuncio della morte di una ragazza indonesiana attribuita all’influenza aviaria.

Dall’analisi si evidenzia – sottolinea la Coldiretti – che nel corso dei primi nove mesi del 2005 nessun flusso commerciale di pollame vivo o di carni fresche o refrigerate risulta statisticamente rilevato in arrivo in Italia dall’Indonesia. Si tratta – precisa la Coldiretti – di una situazione rassicurante che tuttavia non deve fare abbassare la guardia nei controlli delle importazioni resi più agevoli dall’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura di origine del pollame che valorizza la produzione Made in Italy.

La situazione di allarme che si è creata – sostiene la Coldiretti – deve essere infatti affrontata con misure di garanzia, controllo e trasparenza per i consumatori con l’etichetta di origine obbligatoria, una autorità unica per la gestione dell’emergenza, l’intensificazione dei controlli e delle sanzioni ed adeguati interventi di promozione e valorizzazione che evidenzino la qualità e la sicurezza alimentare delle produzioni italiane. Ma servono anche – continua la Coldiretti – interventi per la sicurezza alimentare che prevedano test di controllo programmati negli allevamenti, il monitoraggio delle specie selvatiche e migratrici e l’estensione dell’obbligo di indicare l’origine della carne a tutti i prodotti derivanti da attività di allevamento senza attendere nuove emergenze.

Il tutto – conclude la Coldiretti – va accompagnato da misure di pronto intervento e da un piano di protezione e salvaguardia degli allevamenti che preveda un fondo speciale di rigenerazione del settore avicolo che punti a un miglioramento qualitativo e ambientale strutturale per dare un futuro all’allevamento italiano.