‘Il Ministero del Lavoro ha revocato all’Agenzia Xanta S.r.l. (ex Italservice) di Mirandola l’autorizzazione a fare ricerca e selezione di
personale. Nonostante la revoca, però – si legge in un comunicato della Cgil – la Xanta S.r.l., continua la sua attività di impresa, come si evince dalle notizie contenute nel sito ‘www.xanta.it’ e dalle molte forme di pubblicità, promosse sia in Internet che nei giornali, che si occupano di domanda e offerta di lavoro’.


‘Il caso Xanta era stato portato all’attenzione pubblica a fine novembre 2005, quando il Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Roma e Modena effettuò diverse perquisizioni nella sede legale e nelle filiali, e sequestri di materiale probante l’attività illecita della società, più
volte pubblicamente denunciata anche dalla Cgil’.

‘Su disposto del Magistrato – prosegue il comunicato della Cgil – i due legali rappresentanti della società sono infatti stati indagati per illecita somministrazione di manodopera mediante fittizi contratti di appalto, in violazione delle condizioni di liceità della somministrazione e in violazione dei diritti e delle tutele dei lavoratori’.

‘Nonostante l’indagine della magistratura abbia portato alla revoca dell’autorizzazione ministeriale, la Xanta S.r.l. continua però la sua attività non conforme a legge, sia per quanto concerne la selezione del personale, sia per quanto concerne la conclusione ed esecuzione di contratti d’appalto, in effetti eseguiti attraverso pura e semplice
somministrazione di personale, non autorizzata nei modi e nelle forme previste dalla legge’.

‘Pensando forse di confondere le acque – continua il Sindacato – la Xanta S.r.l. ha stipulato, a quanto ci risulta, un accordo collettivo aziendale tra le varie società del “gruppo” e “cosiddetti” rappresentanti sindacali aziendali dei numerosi “collaboratori” assunti, in ordine al quale la Cgil si riserva di accertare se lo stesso concreti “condotta antisindacale” e/o costituzione di “sindacato di comodo”’.

‘L’attività di Xanta è rivolta ad aziende utilizzatrici, in gran parte piccole imprese, alle quali – aggiunge Cgil – vogliamo ricordare che le forme contrattuali
adottate per collocare i lavoratori presso di loro, quando concretano semplice fornitura di manodopera non sono regolari, per cui in questo caso sarebbero le aziende stesse a dovere ottemperare agli obblighi contrattuali e di legge’.

‘Per quanto concerne le autorità preposte al controllo – conclude la Cgil di Modena – siamo certi che le stesse continueranno nell’azione intrapresa per impedire a Xanta di operare senza le dovute autorizzazioni e con forme di appalto non conformi alla legislazione in materia’.