Le struggenti note del tango argentino e il fascino esotico della musica zingara, la tradizione popolare italiana e le sonorità delle orchestre klezmer dell’Europa dell’Est. Sono autentiche “Note di viaggio” quelle che propone la rassegna “Effetto musica” con i nove concerti dell’edizione 2006 che inizia domani, venerdì 24 marzo a Medolla, per concludersi alla fine di maggio in un percorso tra i diversi comuni dell’Area nord del modenese.


La rassegna, caratterizzata dalla proposta di generi musicali diversi, è giunta ormai al decimo anno ed è promossa dall’Unione Comuni modenesi Area nord in collaborazione con Provincia di Modena, Fondazione Teatro comunale di Modena, Gioventù musicale e le associazioni musicali attive nel territorio.

I concerti si svolgono in teatri e sale auditorium, ma anche in spazi “tradizionalmente non dedicati a questo tipo di spettacoli, come giardini e ville” ricorda l’assessore provinciale alla Cultura Beniamino Grandi sottolineando “il carattere divulgativo di un’esperienza ormai decennale che ha il merito di riuscire a coinvolgere anche tanti giovani”.

Gli spettatori della scorsa edizione della rassegna sono stati circa 1500. “Un vero e proprio record” commenta il direttore artistico Mirco Besutti che descrivendo l’edizione 2006 dal titolo “Note di viaggio”, dove si ripropone la formula dei concerti itineranti, parla di “un incontro fra culture diverse, da cui nasce ricchezza e il luogo da cui si è partiti riecheggia nelle atmosfere sonore, ritorna nei ritmi, è rappresentato dalla varietà degli strumenti, che raccontano di storie e radici”.

Nella prima tappa della rassegna a Medolla venerdì 24 marzo, alle 21, all’Auditorium del Centro culturale, si esibisce il Trio Metatango che proporrà un affascinante panoramica sul tango argentino. E il sindaco di Medolla Enzo Rinaldi, presidente dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, sottolinea che “da dieci anni crediamo e investiamo in “Effetto Musica”, una manifestazione che si prefigge di diffondere la “buona” musica nel nostro territorio. Si tratta, insomma, di un’offerta culturale importante per far sì che sempre più ampie fasce di pubblico si avvicinino alla musica e traggano da essa occasioni di crescita”.