Nuovi orari per le operazioni del trasporto merci, bus navetta per i poli industriali, autobus a chiamata, controlli sulle emissioni delle imprese, responsabilità ai sindaci delle aree a rischio di decidere, al posto della Regione come avviene ora, le eventuali misure di blocco del traffico contro l’emergenza polveri sottili.

Sono solo alcune delle proposte contenute negli indirizzi del Piano di risanamento dell’aria approvati nei giorni scorsi dalla Giunta provinciale. Oltre a rivedere tutto il sistema di monitoraggio dell’aria (con l’aggiunta dei controlli delle pm 2,5, polveri più sottili e pericolose delle pm 10 rilevate finora), il documento prevede una serie di azioni sulla mobilità, sulle emissioni delle imprese e nel settore energetico per combattere lo smog.

La manovra riguarda tutta la Provincia, anche se individua due zone considerate più a rischio dove sarà messa in campo un’azione più decisa: i comuni di Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Nonantola, S.Cesario, Soliera e Spilamberto e il distretto ceramico (Sassuolo, Castelvetro, Fiorano, Formigine e Maranello).

“Si tratta di una manovra strutturale – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – incentrata sulla riduzione del traffico, la causa principale della scadente qualità dell’aria a Modena. Altre indicazioni concrete potranno arrivare dalla Conferenza di pianificazione composta da enti, agenzie e autorità sanitarie, affiancata dal Forum che riunisce anche le associazioni di categoria e ambientaliste”.

Tra gli obiettivi già individuati ci sono il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico in particolare per le scuole e le imprese, la realizzazione di piattaforme logistiche urbane per ridurre i veicoli per il trasporto merci, arrivare ad almeno cento imprese che adottino l’esperienza di trasporto collettivo dei dipendenti, già sperimentata con successo dalla Tetrapak di Modena; nel distretto ceramico si propone di realizzare almeno un transit point e di avviare accordi per favorire il carico e lo scarico merci in orari meno critici. Poi ci sono i contributi per installare caldaie ad alta efficienza, per convertire l’auto a metano o gpl, l’acquisto di mezzi elettrici e le piste ciclabili.

Il percorso si concluderà in maggio con l’adozione del Piano da parte del Consiglio provinciale, poi si aprirà la fase della raccolta di eventuali osservazioni per arrivare all’approvazione definitiva prima dell’autunno.