Un convegno di due giorni all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, organizzato dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio e della Cultura e dal Laboratorio di Etnologia, diretto dal prof. Fabio Viti, presenta il Brasile, un Paese che sta attraversando un importante momento di fermento politico e culturale e che nell’immaginario comune viene spesso – superficialmente – legato all’idea di Paese “povero, ma felice”.

L’appuntamento è per questo pomeriggio alle 15.00 e per domani, a partire dalle 9.30, presso l’Aula Multimediale della Facoltà di Lettere e Filosofia (Largo S. Eufemia, 19) a Modena.

Il volto del Brasile è in realtà molto diverso da quello che si conosce ed il convegno si propone di mostrare i lati meno noti e più complessi di questo enorme Paese che, nonostante la rappresentazione che se ne fa come una realtà in cui sono apparentemente assenti forme di razzismo, avendo fatto del meticciato e della “democrazia razziale” una delle sue più note caratteristiche, si sta rivelando e riconoscendo, anche attraverso un intenso dibattito culturale, fortemente connotato da forme discriminatorie nei confronti della popolazione di origine africana.

L’obiettivo dell’incontro è, quindi, quello di proporre una lettura più aderente alla realtà del Paese sudamericano, attraverso un approccio multidisciplinare che fornisca un’interpretazione non solo di tipo antropologico. All’antropologia si affiancheranno, infatti, i contributi della storia e della letteratura, che in questi anni – in particolare – ha avuto un ruolo determinante nel tracciare del Brasile una rappresentazione sociale parziale: carnevale e samba da un lato, bambini di strada dall’altro, tralasciando quasi totalmente gli aspetti di discriminazione che, al contrario, ne caratterizzano la quotidianità.