Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con il voto favorevole di maggioranza e opposizione, esclusa l’astensione della Lega Nord, la convenzione tra Comune di Modena e Capitolo Metropolitano del Duomo di Modena con cui si dà vita al “Consiglio per la Fabbrica del Duomo”, che avrà l’obiettivo di “favorire con continuità la cura, la tutela e la magnificenza del Duomo e degli ambiti annessi”.

A rappresentare il Comune nel Consiglio per la Fabbrica saranno i consiglieri comunali Giuseppe Campana (Ds) e Achille Caropreso (Forza Italia). Illustrando la delibera, il Sindaco di Modena Giorgio Pighi ha sottolineato che il Comune di Modena “intende contribuire alla migliore cura del Duomo quale patrimonio unico d’arte e architettura, simbolo di vita civile e religiosa e dell’identità storica cittadina”, obiettivo che si intende perseguire proprio attraverso l’attivazione del Consiglio per la Fabbrica del Duomo.

La convenzione in 14 articoli stabilisce ruoli e funzioni dell’organismo, oltre che i criteri della composizione e delle nomine e, all’articolo 3, ricorda che il Comune di Modena stanzierà 100mila euro l’anno sotto forma di contributo alla realizzazione di specifici progetti, contributo che si aggiungerà a fondi di altri enti cittadini, dei programmi ministeriali e ai fondi di donatori privati: “E’ una scelta che parte dal profondo significato che la cattedrale ha per i cittadini – ha commentato Pighi – Proprio per questo, la collettività se ne fa carico”. In base alla convenzione, il Consiglio per la Fabbrica del Duomo svolgerà in accordo con l’Arciprete Maggiore del Duomo attività per la migliore conservazione del Duomo, della Sagrestia, del Museo Lapidario, Museo del Duomo e dell’Archivio Capitolare.

Il documento, inoltre, stabilisce che l’attività si svolgerà in stretta collaborazione con gli strumenti previsti dal “Protocollo d’intesa per l’elaborazione del Piano di gestione del sito Unesco” che comprende il Duomo, la Torre Ghirlandina e Piazza Grande.
Il Consiglio sarà formato da un presidente e da un numero massimo di 15 consiglieri, che rimarranno in carica cinque anni. Due consiglieri saranno nominati dal Comune, due dal Capitolo e – fino ad un massimo di 11 – saranno designati di comune accordo dall’Arciprete Maggiore e dal Sindaco, scelti tra persone di provata capacità e competenza.