In occasione della “World investment conference”, in corso dal 6 all’8 giugno a La Baule nella Regione Pays de la Loire in Francia, la Regione Emilia-Romagna è stata selezionata assieme alla Regione Paris-Ile-de-France e alla Romania dell’Ovest, come esempio di buona governance territoriale al servizio di un equilibrato sviluppo socio-economico.

Lo ha reso noto oggi il vice presidente della Regione Flavio Delbono che, accompagnato dai vertici di Ervet, Unioncamere e CNA, rappresenta l’Emilia-Romagna alla conferenza, giunta alla sua quarta edizione. Si tratta di un importante appuntamento a livello mondiale che vede la partecipazione di circa 700 politici internazionali tutti coinvolti dalla stessa preoccupazione: aumentare la competitività europea e la messa in opera di riforme contenute nell’Agenda di Lisbona. Partecipano all’iniziativa gli alti rappresentanti dell’Unione Europea, ministri e vice ministri dell’Economia di vari paesi tra cui Russia, Ungheria e Francia.


“Lo sforzo politico della Regione nel settore – ha sottolineato Delbono – è volto a rendere il proprio territorio più attrattivo per investitori stranieri e più competitivo senza perdere di vista quegli elementi, quali il welfare ad esempio, che caratterizzano il nostro territorio sino a divenire un fattore di competitività in linea con la Strategia di Lisbona”.
Il vice presidente si è soffermato sugli sforzi della Regione volti a migliorare, da un punto di vista strutturale, le condizioni che permettono ad una azienda di collocarsi sul territorio senza gravare, là dove di competenza, con oneri fiscali aggiuntivi. La Regione, in linea con le priorità comunitarie, ha poi spiegato Delbono, rivolge particolare attenzione al settore della ricerca, della tecnologia e dell’innovazione, elementi essenziali per il rilancio dell’economia di un territorio.


“Il nostro territorio – ha detto – è caratterizzato da un elevato numero di imprese, la maggior parte delle quali piccole e medie, motore trainante del nostro sistema economico, ed è nostro compito stimolarle ed incoraggiarle ad operare in settori innovativi, promuovendo mobilità del personale dedicato alla ricerca ed incentivando formazione ad altissimo livello. La Strategia di Lisbona offre importantissimi spunti per un’azione coordinata dei diversi territori dell’Unione, le regioni europee hanno un ruolo fondamentale da giocare per le sfide poste dalla globalizzazione, il 2010 è alle porte e ci resta ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi enunciati dai capi di Stato e di Governo nel 2000 a Lisbona.
Occasioni come questa – ha concluso il vice presidente Delbono – permettono un confronto e un’approfondita analisi su quali siano gli strumenti essenziali per raggiungere la giusta equazione tra pubblico e privato”.