I magistrati della Dda di Bologna, hanno stralciato la posizione di Paolo Onofri dalle indagini sulla morte del figlio Tommaso.

Nel corso delle indagini sul rapimento e l’omicidio del bambino, gli inquirenti avevano trovato in un computer del padre immagini pedopornografiche che gli erano costate l’iscrizione nel registro degli indagati.

I magistrati della Dda hanno anche trasmesso gli atti su Paolo Onofri alla Procura di Parma che su questo filone è territorialmente competente.
Questo significa che la vicenda che ha coinvolto come indagato il papà di Tommaso, non ha nulla a che vedere – secondo le indagini – con il sequestro e l’omicidio del piccolo.