Donne piene di curve, schizzi di personaggi tratti dalla vita privata, dal set, o dalle vicende pubbliche (da Gianni Agnelli a Papa Pacelli che gioca con Totò), disegni di sogni, personaggi della vita reale e immaginaria, schizzati in tanti colori. E’ il viaggio onirico del regista Federico Fellini, che ha disegnato e annotato brevemente per anni le sue ossessioni e i suoi temi preferiti come la seduzione, il circo e il sacro, in una sorta di diario figurativo, “il librone”, come lo definiva lui, che sfogliava spesso.


Il librone è diventato “Il Libro dei sogni“, presentato oggi a Roma, presso Cinecittà Holding. E’ una raccolta di ciò che è rimasto dei disegni e annotazioni del mondo onirico del grande regista.
Il prestigioso libro, è stato acquistato nel 2003 dalla Regione Emilia-Romagna e poi donato successivamente alla fondazione Federico Fellini di Rimini, per la sua conservazione e valorizzazione.

“Si tratta di una preziosa testimonianza del grande maestro riminese – ha dichiarato il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Flavio Delbono, presente all’incontro – in cui si esprime, in tutta la sua straordinaria potenza, il percorso creativo che portava il Maestro dall’idea al disegno, per approdare infine al film”.
“E’ un libro straordinario – ha aggiunto – che fa parte del patrimonio culturale cinematografico nazionale ed internazionale”.

Il libro si aggiunge ai materiali raccolti dalla Fondazione Fellini di Rimini, che in questi dieci anni dalla sua istituzione, ha dedicato la sua attività non solo alla conservazione della memoria ma ha imboccato la strada del laboratorio di ricerca, avvalendosi di una vasta rete di collaborazioni per lavorare sia sullo specifico ruolo del maestro nel mondo del cinema, che sulla sua influenza nel più vasto mondo culturale ed artistico.

“Questo fatto – ha aggiunto il Vicepresidente della Regione – ha consentito una fertile azione di valorizzazione del ruolo di Fellini e della sua produzione nella storia della cinematografia italiana e internazionale, in un quadro unitario e coerente, evidenziando una personalità poliedrica che ha saputo percorrere felicemente varie strade dell’estetica contemporanea”.
Il Vicepresidente ha inoltre sottolineato il ruolo importante che il territorio dell’Emilia-Romagna ha svolto nel percorso formativo e artistico del regista.

“L’Emilia-Romagna, il suo paesaggio, le sue tradizioni – ha riferito – hanno ispirato ed ispirano un fertile tessuto creativo che tocca le forme più diverse della produzione artistica. E Fellini ne è un fulgido esempio”.

A Roma è stato anche presentato il film “Il lungo viaggio” di Andrei Khryanovsky, con l’animazione di alcuni disegni realizzati dall’autore riminese e commentato dalla voce fuori campo del poeta Tonino Guerra.
All’incontro erano presenti anche il presidente della Fondazione Fellini, Pupi Avati e il presidente di Cinecittà Holding Carlo Fuscagni.